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comunicato stampa

Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca alle Muse

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Yuri Bashmet: “senza alcun dubbio, uno dei più massimi musicisti viventi” (The Times).

Yuri Bashmet, il principe russo della viola, e I Solisti di Mosca, l’orchestra da lui fondata e formata da tutti solisti vincitori in concorsi internazionali, saranno per la prima volta ad Ancona, venerdì 27 marzo, alle ore 21, al Teatro delle Muse, grande evento della stagione concertistica 2008-2009 degli Amici della Musica “Guido Michelli”.

Bashmet è dunque presente nella doppia veste di direttore e solista in un programma di grande richiamo: il terzo dei sei famosi Concerti Brandeburghesi di J. S. Bach, in Sol maggiore BWV 1048, la giovanile Sinfonia per archi in Sol minore n. 12, testimonianza del precocissimo talento di F. Mendelssohn, il bel Grave per viola e archi del settecentesco compositore boemo J. Benda, e il Concerto per archi in Re, “Basilea”, di I. Stravinskij, che gli ascoltatori di Radio Tre riconosceranno subito; a ciò si aggiunge il genio senza tempo di Georg Friederich Haendel, celebrato nel 250° anniversario della morte, di cui Bashmet eseguirà il Concerto per viola in si minore nella versione del violista Herni Casadesus. Definito da The Times “senza alcun dubbio, uno dei più massimi musicisti viventi”, Yuri Bashmet, grazie alle sue straordinarie doti musicali e al suo indiscutibile carisma, è riuscito a centrare l’obiettivo che si era prefissato: riscattare il suo strumento, pochissimo usato nel ruolo solistico – ma sia Bach che Mozart amavano suonarlo -, e portarlo alla ribalta. Già all’inizio del Novecento c’era stata un’importante attenzione verso la viola con compositori quali William Walton, Béla Bartók, Paul Hindemith, lui stesso violista.



Bashmet ha però fatto la differenza per il destino del suo strumento, ispirando moltissimi tra i più importanti compositori contemporanei tra cui Georgian Giya Kancheli, Alfred Schnittke e Sofia Gubaidulina con cui ha anche stretto saldi rapporti d\'amicizia - il Concerto per viola di Schnittke, scritto per lui, è ora un caposaldo del repertorio sinfonico. Le collaborazioni con le stelle d’oggi – Anne Sophie Mutter, Gidon Kremer, Martha Argerich, Victoria Mullova, Natalia Gutman, Misha Maisky, per dirne alcuni - seguono quelle con autentiche leggende, quali Sviatolvav Richter e Mitslav Rostropovic – per lui, Mstislav Rostropovich e Gidon Kremer, Alfred Schnittke scrisse il “Triplo Concerto”.



Il suo impegno non si è “esaurito” nella valorizzazione, riuscita, della viola: il suo gioiello, “I Solisti di Mosca” s’impone come una delle migliori formazioni da camera al mondo e insieme vincono a Los Angeles, in occasione della 50esima edizione del premio American Recording Academy, il Grammy Award per la migliore esecuzione di Prokof’ev e Stravinsky. Numerosissime le onorificenze, in patria come all’estero. In Italia, Bashmet è stato insignito del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana nel 2000; è direttore artistico del Festival Internazionale \"Elba Isola Musicale d\'Europa\" e della \"Stagione Musicale a Villa Abamelek\", splendida residenza dell\'Ambasciatore Russo in Italia a Roma. Nato a Rostov nel 1953, Bashmet vive da sempre a Mosca con la moglie Natasha e i figli Xenia e Alexandre. Si adopera, inoltre, per sostenere i giovani talenti e i musicisti in pensione di casa propria attraverso la Yuri Bashmet International Foundation e creando istituzioni come il Shostakovich International Award, ed ha suonato anche per grandi eventi di beneficenza d’importanza internazionale.



Bashmet non ama soltanto la musica classica, ed annovera tra le sue passioni i Beatles e Jimi Hendrix: racconta che nel decidere di suonare la viola, invece del violino, decisivo fu che, in questo modo, gli rimaneva più tempo per suonare la chitarra! Bashmet possiede e suona una viola Testore del 1758, un modello simile e contemporaneo a quello usato da Mozart.



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-03-2009 alle 18:10 sul giornale del 24 marzo 2009 - 1195 letture