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Area Marina del Conero: legambiente, fondi persi

legambiente 2' di lettura Ancona 04/04/2009 - E\' frustrante vedere anni di lavoro e di confronto, non sempre facile, con i molteplici soggetti interessati, vanificato dall\'inerzia e dall\'indifferenza.

Legambiente da molto tempo si profonde infatti in un costante impegno per il completamento del Parco del Conero con l\'istituzione dell\'Area Marina Protetta nelle acque antistanti la suggestiva costa alta del Monte. Anni di lavoro intenso, irto di ostacoli e diffidenze da parte di alcune amministrazioni, categorie e cittadini che vedevano nell\'istituzione un pericolo o un impedimento.

Dopo che la maggior parte degli scetticismi erano stati finalmente superati, si era giunti l\'anno scorso ad un tavolo presso il Ministero dell\'Ambiente e ad uno stanziamento di quasi mezzo milione di Euro per realizzare il progetto. La titubanza degli Enti Locali e la chiara linea politica adottata dal governo Berlusconi hanno provocato un nuovo rinvio a data da destinarsi dell\'istituzione dell\'Area, che attende ormai nel cassetto da più di trent\'anni.

“Il parco marino è il completamento dell\'area protetta del Conero, prevista dalla Provincia di Ancona già dagli anni Settanta, e della quale è stato realizzato finora solo il Parco sulla terraferma” tiene a precisare Fabio Barigelletti, presidente del Circolo Legambiente del capoluogo. “Il taglio attuato dal Governo evidenzia una mancata coscienza dei vantaggi che i parchi offrono al territorio e di riflesso anche al turismo e alle economie locali. L\'assoluta ambiguità della posizione tenuta dagli Enti Locali, d\'altra parte, ha colpevolmente impedito di utilizzare i fondi messi a disposizione dal precedente esecutivo, ormai persi”.

L\'Area Marina costituirebbe il giusto strumento di tutela di un ambiente sottomarino di pregio, attualmente utilizzato con modalità non sempre corrette e in certi casi persino dannose. La sua istituzione non impedirebbe -questo ormai è ben chiaro anche a chi agli inizi era molto scettico- la fruizione del mare né delle spiagge, verrebbe anzi incontro in maniera equilibrata alle molteplici esigenze della tutela ambientale, dei cittadini, dei turisti e di chi nella zona esercita attività economiche.

Auspichiamo perciò, innanzi tutto, un\'assunzione in carico della questione da parte della Regione Marche, che per un progetto di tale portata ed interesse generale potrebbe assumere il ruolo per il quale attualmente il Governo centrale è del tutto latitante e stanziare fondi per la realizzazione dell\'Area.

Chiediamo poi un impegno politico deciso da parte di tutte le amministrazioni locali, che si spinga oltre le mere dichiarazioni di intenti, per portare finalmente a compimento un\'operazione fondamentale, relegata al palo da troppo tempo.

da Il Pungitopo
Circolo di Legambiente




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-04-2009 alle 18:26 sul giornale del 04 aprile 2009 - 1331 letture

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