Anconambiente al quartiere Adriatico, i dubbi dei residenti

Ancora una volta i residenti non sono
voluti mancare all\'incontro pubblico organizzato da Anconambiente.
Era gremita giovedì pomeriggio la sala della prima circoscrizione nel quartiere Adriatico,
presenti gli assessori Diego Franzoni e Franco Brasili, la presidente
di circoscrizione Susanna Dini, il direttore di Anconambiente
Giuseppe Sanfilippo e il referente della raccolta porta a porta
Andrea Cardoni.
Gli animi si sono subito surriscaldati non appena
Cardoni ha iniziato ad illustrare ai residenti del quartiere
Adriatico le modalità di conferimento dei rifiuti per la
differenziata, partita nel periodo di Natale. “Non è possibile
trovarci i contenitori sui marciapiediperchè non utilizzare un posto auto per via invece di
intralciare il passaggio dei pedoni?”. Altre questioni sollevate
hanno riguardato il numero troppo esiguo di passaggi per la raccolta,
soprattutto per la frazione umida che produce cattivo odore, per la
plastica ingombrante e per la carta che viene raccolta una volta a
settimana spesso fradicia per via delle piogge tipiche in questa
stagione. Mentre per l\'arrivo dell\'estate a preoccupare i residenti
sono soprattutto i contenitori dell\'umido che potrebbero provocare
puzza e in fase di decomposizione attirare topi e insetti.
“Ci sono problemi anche sull\'orario di raccolta -ha detto una signora- gli operatori passano prima del previsto e non rispettano gli orari, così dobbiamo tenerci i sacchetti della spazzatura dentro casa”. Nel rispondere pazientemente a tutte le perplessità dei residenti, Cardoni ha però bacchettato i più indisciplinati: “Serve la collaborazione di tutti, dalla differenziata non si può tornare indietro se vogliamo raggiungere il 65% entro il 2012 come previsto dalla normativa europea” ha detto. Con la promessa di implementare il servizio di raccolta in via Rismondo e di rivedere alcune procedure in via Fazioli e via Frediani. Incisivo l\'intervento del consigliere Zinni (Pdl) che ha lanciato una petizione tra i cittadini.
“Dietro il porta a porta si nasconde un business milionario -ha sottolineato il dirigente Pdl- ecco perchè il gettito generato dalla tassa sui rifiuti deve essere rapportato al sistema di tariffazione. Servono impianti di compostaggio per lo smaltimento del secco e dell\'umido, le proteste dei cittadini stanno dimostrando l\'inadeguatezza delle procedure di Anconambiente”. Preoccupato anche il consigliere comunale Fausto Giorgi: “La pianificazione dell\'azienda forse non è stata suffragata da adeguati sopralluoghi -ha detto- ci sono aree molto critiche come via Trieste che vanno totalmente riviste”.

Questo è un articolo pubblicato il 23-01-2010 alle 00:27 sul giornale del 23 gennaio 2010 - 3568 letture