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comunicato stampa
\'Giocosport\', l’impegno del Coni nella scuola primaria

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La formula è collaudata, l’impegno serio e costante, il gradimento e l’utilità accertate.

Eppure, quando si parla di Giocosport, il progetto di attività motoria riavviato nelle scuole primarie della provincia grazie all’intervento del Coni Ancona, lo si fa quasi con una punta di rammarico a causa del ritardo che il sistema scolastico italiano sconta rispetto al resto d’Europa, dove le ore di attività motoria sono istituzionalizzate.



\"Siamo talmente convinti che l’educazione motoria sia un elemento fondamentale su cui fa perno la formazione della persona, che paradossalmente ci auguriamo che di Giocosport non ci sia più bisogno – spiega il presidente Fabio Luna – nel senso che vorremmo che le ore di insegnamento non siano più una nostra ‘conquista’ ma inserite con continuità nel contesto curricolare. Ma fino a che questa sfida non sarà compiuta, il Coni ci sarà sempre, grazie alla condivisione di valori con Provincia, Enti locali e Scuola Regionale dello sport, attraverso la quale prepariamo i profili di consulenti qualificati\".



Da metà novembre, il progetto Giocosport è ripreso nei nove Istituti Comprensivi del Comune di Ancona raggiungendo 185 classi e 3894 alunni di età compresa fra i 6 e i 10 anni. Una cifra cui si aggiungono le 237 classi e 4755 studenti dei cosiddetti “piccoli Comuni”, Cupramontana, Camerata Picena, Agugliano, Polverigi, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Serra San Quirico, Rosora, Moie di Maiolati, Montemarciano, Sassoferrato, Genga, Camerano, Monte San Vito, Monte Roberto, Castelbellino, Monterado, Ostra, Montecarotto, Arcevia, Filottrano, Monsano e Offagna, dove la copertura economica è garantita in gran parte dalla Provincia. Dunque, 8649 alunni già in “moto”, cui si aggiungeranno presto le 69 classi dei Comuni di Castelfidardo, Osimo e Fabriano inclusi dal Miur nel parallelo progetto di alfabetizzazione motoria e dal mese prossimo gli altri “grandi Comuni” (Senigallia, Loreto, Jesi, Chiaravalle, Falconara) sfondando di gran lunga quota quindicimila: un record assoluto.



Uno sforzo garantito dal Coni attraverso 42 consulenti, un lavoro enorme che forse poco appare, ma che consente di penetrare con incisività nelle famiglie integrandosi nel sistema scolastico. La combinazione fra elementi ludici ed educativi è esplosiva, tanto quanto lo sono i numeri che il Coni muove in questa sorta di “missione” con cui fornisce un’alfabetizzazione motoria calibrata a seconda della fascia di età: l’intento non è quello di creare dei “campioni”, ma indirizzare i bambini in un percorso naturale che dagli schemi di base ai giochi di movimento fornisca gli “strumenti” per lo sviluppo e uno stile di vita corretto.