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comunicato stampa

Rapina Pettinato: CNA lancia la campagna \'Centro Storico Sicuro\'

2' di lettura

CNA

L’Associazione chiede un confronto con le forze dell’ordine e ribadisce l’esigenza di contributi pubblici che finanzino gli investimenti sulla sicurezza.

La Cna di Ancona interviene sulla rapina avvenuta martedì ai danni della gioielleria Pettinato di Ancona. “Gianni Pettinato è un nostro storico associato – dichiara Lucia Trenta, segretaria della Cna di Ancona – e ovviamente come associazione gli siamo molto vicini in questo momento di comprensibile sconforto”. “Il fatto di cronaca di cui è stato vittima – continua la Trenta – merita un’attenta riflessione. Specifichiamo subito però che a nostro avviso nella città di Ancona non esiste un allarme sicurezza vero e proprio, sebbene certi episodi, come appunto quello accaduto alla gioielleria Pettinato, destino seria preoccupazione”. “Quello della sicurezza è un tema estremamente delicato – aggiunge Gianluca Teodoro, presidente della Cna di Ancona – quindi cercheremo di attivare un rapporto di confronto costruttivo con le forze dell’ordine preposte, alle quali innanzitutto chiediamo subito maggiori controlli nelle zone ritenute più a rischio.



In un tempo più elastico invece ci auguriamo di poter presto aprire un tavolo di confronto per poter costruire insieme una proposta per rendere più sicuro il lavoro dei nostri artigiani e commercianti”. E non finisce qui: la Cna di Ancona ha infatti intenzione di coinvolgere tutti i propri associati al fine di individuare insieme quelle che possono essere le azioni utili per far fronte alla necessità di garantire maggiore sicurezza. “Per questo lanciamo una campagna Centro Storico Sicuro attraverso la quale invitiamo i nostri imprenditori a fare investimenti sulla sicurezza, ricordando che esistono bandi specifici della Regione Marche che hanno già ottenuto nel 2009 un notevole successo. Ora è in uscita un nuovo bando che offre contributi a fondo perduto pari al 40% della spesa per interventi tesi ad aumentare la sicurezza, come impianti di allarme, videosorveglianza, ecc”. “Aiutano- conclude Teodoro- ma non sono sufficienti. Per questo la Cna invita anche gli altri enti, Provincia e Camera di Commercio in primis, a destinare contributi pubblici per finanziare questi necessari investimenti”.



CNA

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-02-2010 alle 18:47 sul giornale del 11 febbraio 2010 - 1221 letture