Studi di settore e pmi, CNA: le nostre imprese non evadono ma i criteri vanno rivisti

Il mondo dell’artigianato, dei servizi, della piccola e media impresa è un mondo vivo e con un’anima che rende forte il Paese, ma soprattutto è un mondo che ha un corretto rapporto con il fisco. Parola di Cna. Che torna alla carica sugli studi di settore.
“Nel 2008 – dice il direttore provinciale Cna Otello Gregorini – i settori delle micro e delle piccole imprese, del commercio e dei servizi, non solo hanno conservato i posti di lavoro, continuando ad investire e agendo da grande ammortizzatore sociale del Paese, ma sono rimasti fedeli al fisco. E questa è una cosa straordinaria.
Ma è chiaro che, tenuto conto del grave stato di crisi, che proprio ora nell’ambito delle pmi sortirà gli effetti maggiori, tenuto conto dei fatturati che sono nettamente calati, i criteri su cui si basano gli studi di settore vanno completamente rivisti”. Per questo Cna torna a sostenere con forza la necessità che si giunga in tempi brevissimi alla revisione degli studi per l’anno d’imposta 2009.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-02-2010 alle 16:10 sul giornale del 13 febbraio 2010 - 1032 letture