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comunicato stampa

R.I.V.E.R. in Polonia: quattro giovani artisti italiani tra cui Gabriele Cesaretti

3' di lettura

La Polonia, al centro delle tristi cronache di questi giorni, sta ospitando a Lodz da sabato 10 aprile quattro giovani artisti italiani - A nnalisa D’Annibale (Cattolica RN), Roberto Balestrini (Pollenza MC), Gabriele Cesaretti (Ancona), Antonio Rastelli (Riccione RN) – che insieme a quattro artisti polacchi e a quattro artisti rumeni, saranno ospiti per due settimane dell’Accademia delle Scienze Umane ed Economiche per il secondo workshop di arti visive del Progetto R.I.V.E.R. varato dalla Provincia di Ancona/Assessorato alla Cultura, finanziato dall’Unione Europea e che vede l’Amat come soggetto organizzatore e Camera Work come soggetto preposto al coordinamento generale.

I laboratori di arti figurative sono momenti fondamentali per lo sviluppo di R.I.V.E.R. Quello polacco – che inevitabilmente risentirà, come già confermato dalle prime impressioni degli artisti, del particolarissimo momento in cui sta vivendo la comunità polacca - segue il primo workshop che si è svolto in Romania (a Ceteteni) tra agosto e settembre 2009 e precede il momento di lavoro conclusivo che verrà ospitato in Italia, lungo le sponde del fume Esino, dal 29 maggio al 13 giugno 2010.


Ricordiamo che proprio il fiume Esino è il protagonista del progetto R.I.V.E.R. (Representing the Identities and the Voices of the European Riverains) che vede come partners internazionali della Provincia di Ancona l’ Accademia delle Scienze Umane e Economiche di Lodz (Polonia), il Centro di Formazione Professionale nel settore cultura di Bucarest (Romania) e KSL di Helsinki (Finlandia).


R.I.V.E.R. è un progetto artistico interdisciplinare promosso da quattro comunità fluviali situate in Italia, Polonia, Romania e Finlandia. L'obiettivo è quello di rievocare un patrimonio comune di memorie legate al tema del fiume e trasformarle in una occasione di socialità locale, nel segno della cultura e della riscoperta dell'ambiente naturale fluviale. La prima tappa di questo percorso è la raccolta di storie. I partner coinvolti condividono una metodologia comune e iniziano a classificare le storie legate alla vita lungo le sponde del fiume (l'utilizzo delle acque fluviali, le esondazioni, il fiume come confine, i ponti e l'attraversamento del fiume, ecc.). Il secondo passaggio è la stesura di una drammaturgia Europea.


4 registi (per l’Italia Sonia Antinori insieme ad un polacco, un rumeno e un finlandese) appartenenti a diverse tradizioni teatrali europee danno vita a 4 laboratori di teatro di narrazione nel corso dei quali elaborano una drammaturgia Europea e concordano le linee guida per la sceneggiatura e la direzione degli attori. L'allestimento delle storie lungo i diversi fiumi Europei è il terzo momento del progetto e la fase cruciale in cui i fiumi diventano “visibili” alle comunità locali. Con lo svolgimento dei 3 laboratori internazionali di arti visive, tra i quali appunto quello in svolgimento in Polonia in questi giorni, ai quali partecipano 36 giovani artisti. I fiumi si trasformano in scenografie teatrali, attraverso istallazioni a cielo aperto completamente immerse nell'ambiente naturale circostante, a suggerire che le storie narrate hanno una dimensione epica e appartengono alle comunità Europee coinvolte.


Infine, la messa in scena delle storie nei diversi territori Europei è la fase conclusiva del processo creativo. I registi mettono in scena 4 spettacoli teatrali simultanei lungo i fiumi dei 4 territori e restituiscono, in tal modo, le storie alle comunità locali che le avevano suggerite (bambini e genitori, studenti, adulti e anziani). L'esperienza artistica consente, in tal modo, di ritrovare nel fiume un luogo naturale dove la vita sociale è ancora possibile e anzi deve essere incoraggiata. Tutto questo avviene in una dimensione europea: uniti nella diversità.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2010 alle 13:49 sul giornale del 15 aprile 2010 - 945 letture