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Anteprima ad Ancona di 'Corazon del Tiempo'

Corazón del tiempo 4' di lettura Ancona 14/04/2010 -

In un mondo in cui tutto cambia, in una terra straordinaria di indigeni liberi, che hanno deciso di non arrendersi, la passione di una donna si gioca il senso della sua libertà nel cuore del tempo.

Nel Cuore della Resistenza Zapatista, un film di Alberto Cortés.



E' uscito in Messico un film davvero unico: "Corazón del tiempo" di Alberto Cortes. Girato nelle comunità zapatiste, prodotto dalla Junta de Buen Gobierno di La Realidad e recitato da basi d'appoggio zapatiste. Hermann Bellinghausen, giornalista de La Jornada, è autore della sceneggiatura. Il film, in anteprima, viene presentato in Italia. Dopo Venezia, Vicenza, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Jesi, ecc., il 16 aprile sarà ad Ancona. Il film verrà proiettato al Circolo Equo & Bio in via Vallemiano, 37. Un'occasione unica, perché non si tratta di un documentario sugli zapatisti, bensì di un film che è anche degli zapatisti. Un momento di socialità ma anche di aggiornamento sulla situazione zapatista in resistenza. presentazione del film proiezione in lingua originale (sottotitoli in italiano)


Il film:

Corazon del Tiempo è la storia di un amore che ci porta attraverso le passioni, i sentimenti, le scelte delle donne e degli uomini che dal 1 gennaio 1994 conosciamo come "le zapatiste e gli zapatisti".

Equipe:

Regia Alberto Cortes Sceneggiatore Hermann Bellinghausen Direttore della fotografia Marc Bellver Direttrice Artistica Ana Solares Addetto al suono Emilio Sebastian Cortes Guerra

Trama:

In un villaggio del Chiapas, nel più profondo della Selva Lacandona, Sonia mette tutti di fronte alle intime rivoluzioni del suo cuore nel tempo della lotta e della resistenza. Promessa nella maniera tradizionale per sposarsi con Miguel, valoroso dirigente giovanile della comunità, che conosce dall'infanzia, Sonia si innamora, ricambiata del tenente insurgente Julio. Intorno a Sonia si muove in un mondo quasi magico, la sorella minore Alicia, insieme alla nonna Zoraida, che con l'esperienza della vita vissuta, riporta sulla terra gli occhi avidi e sognatori della nipote. La decisione di Sonia mette alla prova le volontà e le convinzioni. Come in un onda espansiva la commozione si allarga alla famiglia, alla comunità ed anche alla stessa organizzazione armata che si nasconde nelle montagne. Intanto il mondo si muove. L'Esercito del Governo occupa le terre ribelli e cerca di stringere l'assedio. Sotto il rumore degli elicotteri di guerra, le donne indigene fermano i soldati facendo muro con i loro corpi. L'elettricità che il Governo non ha mai voluto dare sta per arrivare alla comunità: Miguel riceve l'incarico di far passare la turbina attraverso l'assedio militare. Fedeli al fatto di essere se stessi e di cambiare costantemente, i moderni Maya della Selva Lacandona hanno intrapreso una trasformazione profonda per il Messico e forse per il mondo. Con questa intensità trascorrono i giorni del tempo indigeno. Mezzo secolo prima l'amore aveva permesso a Zoraida di lasciare la schiavitù dei suoi antenati nel latifondo per andarsene a fondare la selva insieme al suo uomo, ora alla fine del secolo, l'amore fa sì che Sonia sfidi la tradizione ed anche le nuove abitudini rivoluzionarie.


Mateo è il tormentato padre di Sonia, Alice ed anche dell'ironico Valente. Susana, la madre vive le contrarietà che la mettono di fronte alle insoddisfazioni del suo passato. Mateo, Susana così come gli altri padri e madri della comunità appartengono alla generazione che ha rotto i ponti e ha detto "Ya Basta" il Primo Gennaio del 1994. Loro sono quelli che videro e vissero la necessità di ribellarsi contro il mal governo. Anche la natura partecipa alla storia. La milpa, i fiumi, le montagne e gli animali sono personaggi che influiscono nel destino dei Tojol Winik, gli uomini verdaderos. La famiglia, l'assemblea comunitaria e l'esercito insurgente, immersi nell'occhio dell'uragano della storia, dovranno vivere la commozione di Sonia innamorata. In un mondo in cui tutto cambia, in una terra straordinaria di indigeni liberi, che hanno deciso di non arrendersi, la passione di una donna si gioca il senso della sua libertà nel cuore del tempo.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2010 alle 20:08 sul giornale del 15 aprile 2010 - 678 letture

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