Università: prosegue la protesta dei ricercatori

1' di lettura Ancona 21/04/2010 - "Non si risolve il problema del precariato e non vengono offerte reali prospettive di inserimento per i più giovani".

L'assemblea di Ateneo dei Ricercatori UNIVPM riunitasi il 20 aprile 2010 presso la Facoltà di Economia

PRESO ATTO che nel DDL Gelmini:

- non viene risolto il persistente problema del sottofinanziamento dell'Università prelusivo alla svendita totale del sistema della ricerca e dell'alta formazione del Paese;

- non si risolve in alcun modo il problema del precariato e non vengono offerte reali prospettive di inserimento per i più giovani;

- non si risolve il problema dello stato giuridico dei Ricercatori Universitari, negando ancora una volta il riconoscimento del ruolo docente effettivamente svolto;

- non si escludono i Ricercatori Universitari con più di 40 anni di contributi dal prepensionamento coatto;

DECIDE all'unanimità di proseguire lo stato di agitazione e di chiedere ai Ricercatori di non presentare la domanda per la copertura di incarichi didattici per il prossimo AA. In ogni Facoltà i Ricercatori si riservano di attuare ulteriori forme di protesta,

DECIDE altresì di chiedere al Rettore, al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione di ritirare le delibere esecutive e i Decreti Rettorali relativi ai provvedimenti di prepensionamento.

ADERISCE alla proposta delle associazioni universitarie di indire una settimana (dal 17 al 22 maggio) di mobilitazione in tutti gli Atenei.

ADERISCE di aderire nella la giornata di venerdì 21 maggio 2010 allo svolgimento di una Manifestazione nazionale di tutte le componenti universitarie.

INVITA - i professori ordinari e i professori associati a protestare contro il DDL Gelmini rinunciando a ricoprire ogni incarico didattico aggiuntivo;

- i precari e gli studenti a mobilitarsi contro un provvedimento che vuole demolire il sistema universitario pubblico.