'Servo di scena', dal 15 al 18 marzo alle Muse per la regia di Branciaroli

Dal 15 al 18 marzo al Teatro delle Muse Franco Branciaroli porta in scena Servo di scena di Ronald Harwood, traduzione di Masolino D’Amico, regia di Franco Branciaroli. Protagonista con Branciaroli è Tommaso Cardarelli e con in scena: Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza, Valentina Violo, scene e costumi di Margherita Palli, luci di Gigi Saccomandi, produzione Ctb Teatro Stabile Di Brescia e Teatro de Gli Incamminati. Scritta in un affascinante linguaggio, tipico dello stile della commedia inglese, affronta con tono ironico le rocambolesche vicende di una precaria compagnia di provincia, che si dipanano tra camerini e palcoscenico, quale sublime metafora della vita e del teatro di ogni tempo. Ambientata nel 1940 in una Londra devastata dai bombardamenti, Il servo di scena racconta la storia di una compagnia eroica e spericolata e del suo capocomico Sir, Franco Branciaroli, attore shakesperiano un tempo osannato dalle folle e dalla critica. Omaggio all’Inghilterra e a Shakespeare, Il servo di scena è sopratutto un inno al teatro, alla sua capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. Ronald Harwood cura la sceneggiatura di The Dresser, diventa un film diretto da Peter Yates, Il servo di scena, ottenendo la sua candidatura all'Oscar nel 1983. Negli anni successivi ha continuato a scrivere sia per il teatro che per il cinema e anche per la televisione, lavorando per registi come Mike Figgis e István Szabó. Nel 2003 vince il suo primo Oscar per la migliore sceneggiatura non originale per Il pianista di Roman Polanski, con il quale tornerà a lavorare nel 2005 in Oliver Twist.
Negli ultimi anni ha curato le sceneggiature di film come Being Julia - La diva Julia, Lo scafandro e la farfalla, L'amore ai tempi del colera ed Australia. Gli appuntamenti della Stagione proseguono poi: - Dal 29 marzo al 1 aprile al Teatro delle Muse Giorgio Albertazzi e La Martha Graham Dance Company in Cercando Picasso, con le coreografiche storiche di Martha Graham, originali di Janet Eilber per la regia di Antonio Calenda, scene e costumi di Pier Paolo Bisleri, video Antonio Giacomin, luci Nino Napoletano, musiche di Manuel de Falla, Igor Stravinsky, Perez Prado, Francis Lemarque, Camille Saint-Saens, Wallingford Riegger, Henry Cowell, Zoltàn Kodàly, produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Ente Autonomo Teatro di Messina – Orkestra Entertainment. Muoversi nell’impalpabile della fantasia, dell’immaginazione di un grande artista come Picasso ha spinto il regista verso una scelta espressiva inusuale: quella di intrecciare nello spettacolo all’evocazione della pittura di Picasso, il linguaggio coreografico di Martha Graham. Sono segni potenti, dell’arte e dell’espressività del Novecento, codici inestimabili la cui pregnanza riecheggia costantemente nell’immaginario contemporaneo. Ad essi si fonde la recitazione di un maestro della statura, della sapienza scenica e del vigore di Giorgio Albertazzi, un attore che sa fare della parola un esercizio stilistico supremo, sa rendere ogni battuta finissima, poliformica, astratta. - Dal 12 al 15 aprile al Teatro delle Muse Alessandro Preziosi porta in scena Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand, produzione Khora.teatro. Sintesi di parola e immagine, un’opera per antonomasia del teatro di parola, ma per così dire “lirica” dove la parola sostituisca la musica.
La traduzione scelta è quella della ormai classica in versi martelliani di Mario Giobbe, cruciale in memorabili allestimenti come quello di Gino Cervi del 1953. Rostand è forse l'ultimo dei romantici, a metà strada tra Victor Hugo e Victorien Sardou, l’intento è quindi di costruire una commedia tenera e romantica, tutta puntata sul ritmo, che rifugga il monumentale e il fastoso, ma soprattutto coinvolgente come solo il personaggio di Cyrano sa essere, capace com’è di gridare e di piangere con eguale convinzione. - Dal 25 al 29 aprile al Teatro Sperimentale Elio De Capitani con la Compagnia del Teatro delle’Elfo di Milano arriva ad Ancona con The History Boys, di Alan Bennet, traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose, con Ida Marinelli, Gabriele Calindri, Marco Cacciola, Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa, luci di Nando Frigerio regia di Ferdinando Bruni e Elio Capitani, produzione Teatridithalia. Una storia di oggi The history boys, commedia di Alan Bennett del 2004, vincitrice di 6 Tony Award e trasformata in film nel 2006. Ambientata in una scuola inglese, racconta di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione all'Oxbrige, ovvero agli esclusivi college di Oxford e di Cambridge.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-03-2012 alle 23:31 sul giornale del 13 marzo 2012 - 599 letture
In questo articolo si parla di teatro, ancona, spettacoli, teatro delle muse, fondazione teatro delle muse
L'indirizzo breve
https://vivere.me/wn4
Commenti

- Urbino: Alpinista muore di infarto alla Balza della Penna, i compagni di cordata salvati dal maltempo dal CNSAS
- Pesaro: Fugge in Spagna con un documento falso: arrestato 33enne, deve scontare oltre 9 anni di carcere
- Pesaro: Torna il Sanpietrino Summer Festival: musica, dj set, street food, craft market e mercatini
- Fermo: Monte Urano: torna il Bambù Festival, quasi 100 artisti, 24 esibizioni e 8 ore al giorno di musica no-stop
- Pesaro: "Ottobre 2023? Per il mammografo di via Nanterre dobbiamo ancora attendere"