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comunicato stampa

PdCI: 'Le Muse sono un bene dei cittadini e non sono nelle disponibilità del sindaco'

2' di lettura

Partito dei Comunisti Italiani

Siamo fortemente contrari all’operazione di cessione del teatro delle Muse ad una nuova Fondazione che unifica quelle esistente delle Muse e del teatro Stabile.

E’ una operazione solo finanziaria che non serve a bloccare il meccanismo perverso dell’accumulo dei debiti , un pozzo senza fondo dove finiscono soldi pubblici e che avrà come unico risultato che le Muse finiranno definitivamente nel buco dei conti in rosso. Una operazione contabile sospetta: la città deve sapere quali sono le cause e di chi le responsabilità dell’enorme buco di 6 milioni di Euro del teatro Stabile e che cosa si è fatto e si intende fare per accertare le responsabilità. Senza di che ogni toppa è peggio del buco. Mettere insieme Stabile e Muse travolgerebbe anche queste; e gettare nel calderone di un’altra Fondazione immobili preziosi del Comune è un atto grave. Ma nessuno in questi giorni ha parlato delle prospettive di questa operazione sul piano culturale, una manovra completamente a perdere per i cittadini di Ancona. Un capoluogo di regione senza teatro, la città perderebbe le Muse, lo Sperimentale, mentre sappiamo che è a rischio anche la sala di 700 posti del Metropolitan… Come si è arrivati ad un buco di quella portata? Perché il sindaco ne parla solo ora? Dove sono i bilanci del Teatro Stabile?

Le responsabilità di Galeazzi continuano con Sturani e proseguono con una gestione finanziaria poco oculata, per usare un eufemismo, ma che coinvolgono anche il sindaco Gramillano, che da subito doveva denunciare l’entità del debito del teatro Stabile e non gettarsi in operazioni finanziarie che appunto hanno alimentato il debito anziché ridurlo. A che cosa serve un Teatro Stabile regionale che regionale non è, visto che la provincia di Pesaro ha abbandonato e che la Regione non sembra disposta a metterci risorse? Se si vuole discutere veramente della prospettiva del teatro Stabile lo si deve fare senza truccare le carte e senza pressappochismi, valutando la fattibilità di una reale regionalizzazione. Chiediamo al sindaco di uscire dalle logiche imposte e di trovare un’altra strada discutendo insieme ai cittadini di Ancona e al Cda delle Muse. Chiediamo al Sindaco di non insistere su questa strada perché è sbagliata, appare come l’ennesima svendita di “beni comuni” e la solita… spartizione di poltrone.



Partito dei Comunisti Italiani

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-04-2012 alle 17:16 sul giornale del 27 aprile 2012 - 645 letture