PdCI: 'Le Muse sono un bene dei cittadini e non sono nelle disponibilità del sindaco'

Siamo fortemente contrari all’operazione di cessione del teatro delle Muse ad una nuova Fondazione che unifica quelle esistente delle Muse e del teatro Stabile.
E’ una operazione solo finanziaria che non serve a bloccare il meccanismo perverso dell’accumulo dei debiti , un pozzo senza fondo dove finiscono soldi pubblici e che avrà come unico risultato che le Muse finiranno definitivamente nel buco dei conti in rosso. Una operazione contabile sospetta: la città deve sapere quali sono le cause e di chi le responsabilità dell’enorme buco di 6 milioni di Euro del teatro Stabile e che cosa si è fatto e si intende fare per accertare le responsabilità. Senza di che ogni toppa è peggio del buco. Mettere insieme Stabile e Muse travolgerebbe anche queste; e gettare nel calderone di un’altra Fondazione immobili preziosi del Comune è un atto grave. Ma nessuno in questi giorni ha parlato delle prospettive di questa operazione sul piano culturale, una manovra completamente a perdere per i cittadini di Ancona. Un capoluogo di regione senza teatro, la città perderebbe le Muse, lo Sperimentale, mentre sappiamo che è a rischio anche la sala di 700 posti del Metropolitan… Come si è arrivati ad un buco di quella portata? Perché il sindaco ne parla solo ora? Dove sono i bilanci del Teatro Stabile?
Le responsabilità di Galeazzi continuano con Sturani e proseguono con una gestione finanziaria poco oculata, per usare un eufemismo, ma che coinvolgono anche il sindaco Gramillano, che da subito doveva denunciare l’entità del debito del teatro Stabile e non gettarsi in operazioni finanziarie che appunto hanno alimentato il debito anziché ridurlo. A che cosa serve un Teatro Stabile regionale che regionale non è, visto che la provincia di Pesaro ha abbandonato e che la Regione non sembra disposta a metterci risorse? Se si vuole discutere veramente della prospettiva del teatro Stabile lo si deve fare senza truccare le carte e senza pressappochismi, valutando la fattibilità di una reale regionalizzazione. Chiediamo al sindaco di uscire dalle logiche imposte e di trovare un’altra strada discutendo insieme ai cittadini di Ancona e al Cda delle Muse. Chiediamo al Sindaco di non insistere su questa strada perché è sbagliata, appare come l’ennesima svendita di “beni comuni” e la solita… spartizione di poltrone.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-04-2012 alle 17:16 sul giornale del 27 aprile 2012 - 645 letture
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