Movimento Fratelli d’Italia di Ancona: solidale con i poligrafici del Corriere Adriatico

Da anni la crisi della carta stampata, in seguito alla concorrenza di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione, nonché le nuove tecnologie, contraggono posti di lavoro già consolidati all’interno dei giornali. Il caso del quotidiano di Ancona è però particolare perché già, attraverso politiche di prepensionamento, il numero degli addetti era stato molto alleggerito. Oggi l’esternalizzazione dei processi di stampa, unita alla indicazione di incaricare i redattori anche della parte grafica, azzerano sostanzialmente queste figure professionali, benché la diminuzione del numero dei giornalisti, ridotti all’osso, renda già complicatissimo ogni giorno la realizzazione del quotidiano stesso.
E’ evidente che un’azienda sana deve ridurre i costi, ma è altrettanto evidente che accorte politiche di promozione della diffusione e di vendita della pubblicità in altri quotidiani hanno evitato licenziamenti. A questo devono puntare anche il Corriere Adriatico e la famiglia Caltagirone, perché ci sono ancora margini per la salvaguardia dei posti di lavoro. Questo chiediamo noi di Fratelli d’Italia, ma lo chiedono anche tutti i marchigiani.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-07-2013 alle 15:50 sul giornale del 27 luglio 2013 - 3245 letture
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