Zaffini (Lega): si parla di Macroregione, ma si rinvia del dragaggio del Porto

1' di lettura Ancona 16/10/2013 - In questi giorni si è parlato con enfasi su tutti i giornali e TV locali di Macroregione Adriatico Ionica, di stakeolders, di una Cloud per mettere in rete le regioni bagnate dai due mari ma le reti dei pescatori di Fano, finito il fermo pesca, sono ancora ferme per il vergognoso e ormai consueto rinvio del dragaggio del Porto.

Prima il maltempo ora le analisi che deve effettuare l'ARPAM per il permesso a procedere. Ma come è possibile che almeno queste non fossero già state realizzate prima? Chi è che gioca sporco? Quando ho sentito, durante la conferenza, che proprio il primo dei pilasti tematici della strategia della regione adriatico-Ionica cita testualmente: Guidare crescita innovativa del sistema marittimo e marino dell'area. Promuovere la crescita economica sostenibile e la creazione di posti di lavoro e di opportunità di business nei settori blue economy (es. acquacoltura, pesca, biotecnologie blu, servizi marini ecc... Bene, allora la presa in giro ai pescatori ed ai fanesi tutti è veramente colossale.

I posti di lavoro ci sono, non più tanti ma ci sono e di vecchia tradizione, quello che manca, aldilà dei paroloni anglofoni che non ci incantano è il dragaggio. Si spendono tante parole e tanti soldi e non possiamo credere alle fantomatiche strategie se nella nostra regione non si riesce a risolvere nemmeno una cosa semplice come l'esecuzione della pulizia di un porto importante come quello di Fano. E la vergogna continua!