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'Porto e Aeroporto: quale futuro?', la mozione dei consiglieri Ricci, Giancarli e Badiali

enzo giancarli 2' di lettura Ancona 22/10/2013 - La Piattaforma Logistica delle Marche, il sistema di’infrastrutture che vede trasporti, logistica, intermodalità al servizio del territorio, è l’oggetto della mozione che i Consiglieri regionali del Pd, Mirco Ricci, Capogruppo, Enzo Giancarli, Presidente della Commissione Trasporti e Fabio Badiali, Presidente della Commissione Attività Produttive, hanno presentato lunedi in Consiglio regionale.

Nell’atto si chiede esplicitamente che la Giunta regionale chiarisca, prima dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2014 come intende sviluppare e promuovere i servizi della Piattaforma, in quali modi e in quali tempi.

Richieste precise e necessarie a fronte di una serie di percorsi e obiettivi che le Marche hanno di fronte.

Primo fra tutti il periodo di programmazione europea 2014 – 2020 che consentirà al nostro Paese di partecipare ai processi economici emergenti in una visione europea in materia di trasporti e di corridoi infrastrutturali. Non dimentichiamo che l’Unione Europea lo scorso giugno ha approvato l’estensione del corridoio Helsinki – La Valletta includendo tre diramazioni verso i porti di Ancona, Livorno e La Spezia e la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha approvato un emendamento che prevede il prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico, da Ravenna ad Ancona. Accanto a questo emerge la costituzione, nel 2014, della Macro regione Adriatico Ionica che, nelle strategie geopolitiche, avrà il suo peso nella prossima programmazione europea.

I Consiglieri regionali evidenziano inoltre che in questa legislatura il Parlamento italiano ha provveduto a ripresentare il disegno di legge in materia di “interporti e piattaforme logistiche territoriali” e è stato messo a punto il disegno di legge che riguarda l'istituzione dei «punti franchi» in Ancona e a Livorno relativamente ai retro-porti, interporti e aree dedicate, che nel nostro caso riguarda parte dei territori di Ancona, Jesi e Senigallia.

Nel Libro Bianco dell'Unione Europea sono fissati obiettivi chiari: il 30% entro il 2030 e il 50% entro il 2050 del trasporto merci sopra i 300 Km dovrà viaggiare su sistemi diversi dalla gomma, gli interporti sono indispensabili al raggiungimento di questo risultato.

La Regione Marche è socio di maggioranza di Aerdorica spa e, attraverso SVIM Sviluppo Marche spa, socio di maggioranza di Interporto Marche spa, e membro del Comitato Portuale dell’Autorità Portuale di Ancona.

Tutto questo porta a chiarire quanto prima possibile quale programmazione generale la Regione intende attuare.

La realizzazione delle infrastrutture da sola non è, di per sé, sufficiente a raggiungere i risultati in termini d’incremento di traffico. Occorre lavorare su modelli della gestione e d’integrazione dei servizi, coinvolgendo infrastrutture, operatori ed enti, quelli doganali in primis, per vincere la sfida competitiva con i concorrenti europei. La logica, appunto, delle Piattaforme Logistiche Territoriali. Infrastrutture diverse chiamano in causa, un necessario coordinamento per un’azione che sia efficace per la posizione delle stesse in una rete nazionale e internazionale.


da Enzo Giancarli
Consigliere Pd Regione Marche





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-10-2013 alle 00:47 sul giornale del 22 ottobre 2013 - 1297 letture

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