Porto di Ancona: eroina nascosta nella bombola del GPL di un'auto. Cittadino bulgaro arrestato

Bloccata presso il porto dorico un’auto con 40 “panetti” di eroina nascosti nella bombola del GPL. Il Porto si conferma crocevia strategico delle rotte internazionali dei traffici di sostanze stupefacenti.
I militari della Guardia di Finanza di Ancona, in collaborazione con la locale Agenzia delle Dogane e Monopoli, hanno individuato e sequestrato un consistente quantitativo di eroina occultato all’interno di un’auto appena sbarcata da una motonave proveniente dalla Grecia. A fronte delle domande di rito formulate all’atto del controllo, l’uomo alla guida del mezzo, un settantenne di origini bulgare, ha riferito di non avere nulla da dichiarare e di essere diretto a San Benedetto del Tronto per una visita a parenti.
A seguito di una rapida ricognizione dell’auto, i Finanzieri, notando alcuni segni di manomissione della bombola del GPL, hanno deciso di approfondire il controllo anche con l’ausilio delle unità cinofile antidroga. L’ispezione ha consentito di individuare un piccolo vano di accesso alla bombola, al cui interno erano stati occultati 40 “panetti” di eroina, per un peso complessivo di oltre 21 chilogrammi. La sostanza rinvenuta, a causa del suo colore tendente al marrone, viene comunemente definita “Brown sugar” e al minuto spaccio avrebbe fruttato una somma superiore ai 2 milioni di euro. L’eroina “di strada”, infatti, subisce numerose miscelazioni con materie diverse, c.d. sostanze da taglio, tanto che le dosi vendute ai consumatori contengono in alcuni casi solo il 25% di sostanza “originale”.
Il cittadino bulgaro è stato tratto in arresto e condotto alla casa circondariale di Montacuto con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Questo è un articolo pubblicato il 29-10-2013 alle 13:56 sul giornale del 30 ottobre 2013 - 2661 letture
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