Cittadella, M5S: 'I concetti di cultura e tutela del territorio per questa Giunta sono limitati e solo a parole'

Dopo la commissione urbanistica che si è svolta ieri mattina, constatiamo con rammarico che la parola CULTURA per questa amministrazione, se va bene per tutelare e valorizzare il teatro Stabile e le Muse, non comprende invece - evidentemente - la tutela o la valorizzazione di beni monumentali e aree paesistiche sottoposte a vincoli ambientali e monumentali (con Decreti Ministeriali rispettivamente del 1955 e 1967) come quello della "Cittadella" - l'opera militare eretta dal grande architetto Sangallo nel 1532, lo stesso autore anche delle coeve Rocca Paolina di Perugia e Fortezza da Basso di Firenze.
Oggetto della delibera in discussione era infatti la variante al Piano Regolatore che vuole trasformare la destinazione d'uso delle attuali case ERAP (di edilizia pubblica) site in Via Circonvallazione, a ridosso delle Mura Fortificate della Cittadella e in posizione panoramica rispetto alla vista della stessa dall'area portuale, posizionate in linea d'aria sopra la Mole Vanvitelliana (altro elemento architettonico di pregio che, con il Duomo e la Cittadella stessa, caratterizza un continuum culturale-monumentale). Il Piano Regolatore attuale (redatto alla fine degli anni '80) prevederebbe, dato che la zona è sottoposta a vincolo ambientale, la futura demolizione degli attuali fabbricati a tre piani e relative cantine, di proprietà del Comune e date in gestione all'ERAP, prevedendo una destinazione come Zone per Servizi di Quartiere (quindi nessun immobile). E invece che vuole fare la nostra Giunta che a parole valorizza la cultura e il territorio e dice di voler rendere Ancona una città attraente dal punto di vista turistico? Prevede la variante per poter RI-edificare in quella zona!
E' necessario affrontare il tema dell'emergenza abitativa, che ci sta molto a cuore, ma è necessario farlo con lungimiranza e con una visione ampia che tenga conto di una idea complessiva di città. Che ne vogliamo fare della nostra Ancona? La scelta di ricostruire proprio lì (a ridosso di un bene storico con vincolo paesistico) è davvero prevalente sulla tutela del bene storico monumentale stesso? Non esistono altri edifici vuoti da riqualificare? Non sosteniamo con questo di volere che tali immobili vengano demoliti oggi, senza un'accurata politica abitativa e una necessaria pianificazione. Vogliamo però evitare che si preveda di RI-costruirci in futuro, cosa che avverrebbe con la variante.
La stessa commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali nel lontano 1953 decretò di sottoporre tutta l'intera zona attorno alle mura fortificate della Cittadella a "vincolo panoramico" sottolineando come "la zona comprendente la Cittadella ha interesse dal punto di vista panoramico paesistico (...) sono sorti due edifici che, contrastando con lo specifico carattere della località ne hanno deturpato il caratteristico aspetto. Il colle dove oggi sorge la Cittadella per la sua particolare posizione topografica (...) assieme al colle Guasco forma la tradizionale fisionomia dell'antico abitato di Ancona, costituendo il detto complesso un quadro naturale, fondale panoramico che si può godere dalla strada ferrata e dalla statale che giungono da Falconara. ...." (*)
Noi crediamo che si possano trovare alternative possibili e sottolineiamo la visione miope che l'amministrazione ha in tema di edilizia pubblica. Il M5S ha fatto approvare una mozione sul censimento degli edifici vuoti e ne ha presentata una sul social housing che evidenzia come sia necessario un approccio integrato alla questione e che presuppone una prioritaria verifica della disponibilità del patrimonio edilizio comunale per ottenere un suo efficiente e razionale utilizzo al fine di ottimizzare le risorse disponibili, escludendo il ricorso a nuova edificazione su suoli liberi e riqualificando l'esistente.
Il Comune invece non si è mai preoccupato, da numerosi anni, di redigere un Piano Pluriennale di Attuazione della Residenza Pubblica, che contenga sia l'analisi del fabbisogno sia le risorse economiche di riferimento. Esistono fondi stanziati per quasi 10 milioni di euro e progetti approvati nel 2012 che fine hanno fatto quei progetti? dove sono gli alloggi previsti? La riqualificazione della nostra città ha bisogno di scelte fatte in prospettiva, capaci di guardare al futuro, che tengano conto di una pianificazione, non di decisioni così superficiali e avventate.
(*) estratto dalla commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Ancona n. 12 del 30 giugno 1953
I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Ancona: Andrea Quattrini, Cristina Lazzeri, Daniela Diomedi, Marco Gastaldi
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-11-2013 alle 16:02 sul giornale del 20 novembre 2013 - 1025 letture
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