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comunicato stampa

Eusebi: 'Stop alle caste...a partire dalla politica!'

3' di lettura

Paolo Eusebi Idv

L'Italia è una repubblica neo feudale fondata sulle CASTE, in cui ogni casta punta il dito sulle altre per sviare l'attenzione dai propri privilegi. Alcune di tali caste in combutta (tacita e forse inconsapevole) tra loro hanno, negli ultimi tempi, ubriacato l'opinione pubblica con la segnalazione dei privilegi di quella “politica”.

Ma oramai anche i più semplici (per non dire sempliciotti) cominciano a capire che questo espediente all'italiana per cui nei momenti duri è opportuno che tutti si faccia dei sacrifici..... meno io!, racchiude falsità assai dannose. La casta dei numerosissimi Dirigenti Pubblici (Comunali, Provinciali, Regionali, delle Aziende pubbliche e finto private, Sanitari, Universitari, Militari, Romani delle varie osservanze, Giudiziari) quella delle Professioni, quella Sindacale, quella dei Giornalisti (Pubblici o con sovvenzioni pubbliche, arricchitisi grazie ad odiosi monopoli) quella dei “Finanzieri (lasciati colpevolmente arricchire senza troppe regole e senza pagare le giuste tasse); tutte queste caste, più quelle che sicuramente dimentico, costituiscono la Repubblica Feudale Italiana. Sono fermamente convinto che se non ci attiviamo tutti per riportare la nostra Nazione su binari di civiltà essa è destinata a non risollevarsi.

Se non ci predisponiamo, tutti noi appartenenti a una delle caste, a sacrifici veri, non c'è speranza di risollevarsi. Nell'ultima seduta dell'Assemblea Legislativa Regionale ho presentato un emendamento (votato all'unanimità) all'assestamento di bilancio 2013 che recita: “I trasferimenti di fondi a qualsiasi titolo dalla Regione Marche agli Enti Locali, alle Aziende di Servizi e alle Fondazioni potranno avvenire solo successivamente alla pubblicazione, chiara ed inequivocabile, sui propri siti, dei costi sostenuti per tutti gli emolumenti dei propri dirigenti e dei dirigenti delle Aziende da essi partecipate”.

Forse la trasparenza può aiutare tutti a capire che c'è bisogno di fare tutti dei sacrifici. Non è concepibile aumentare il costo della benzina o l'iva (provvedimenti che colpiscono soprattutto le fasce più deboli) quando c'è troppa gente che guadagna troppi soldi. Non è concepibile per una Azienda di servizi aumentare le tariffe ai cittadini e continuare a largheggiare negli emolumenti ai Dirigenti. Non è concepibile che un Comune incrementi la tassazione e poi assuma nuovi Dirigenti (e li paghi sproporzionalmente). Non è concepibile che i “moralizzatori” della televisione e della stampa sovvenzionata con i soldi della gente incassino centinaia di migliaia di euro (se non milioni) l'anno, senza che nemmeno si sappia.

E allora lancio una piccola ingenua proposta, tutte le caste (A COMINCIARE DA QUELLA POLITICA) accettino che CHIUNQUE PERCEPISCE EMOLUMENTI SUPERIORI A € 45.000 NETTI L'ANNO, SI VEDA RIDOTTA LA CIFRA ECCEDENTE TALE IMPORTO DEL 40%. Credo che otterremo due risultati importanti, il primo quello di poter dare una mano concreta ai più deboli che non ce la fanno più e di liberare risorse per la ripresa; il secondo quello di un salto virtuoso culturale che spezzerà la spirale che porta chi ha più privilegi ad aver sempre più privilegi.............. e senza affamare nessuno. Come amo dire: se in vacanza per i prossimi anni ci vai due volte l'anno invece che quattro, se invece del 4000 di cilindrata ti fai il 2000 non muori! E questo per chi fa il proprio lavoro con coscienza....chi non lo fa........a casa! Ma questo lo rimandiamo ad un'altra puntata.



Paolo Eusebi Idv

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-12-2013 alle 17:36 sul giornale del 03 dicembre 2013 - 2030 letture