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Porto di Ancona. 'Il progetto non sembra quanto richiesto da cittadini ed associazioni'

porto di ancona 2' di lettura Ancona 05/04/2014 - Italia Nostra è stata presente alla manifestazione nel corso della quale è stato presentato il progetto di riallocazione del traffico crocieristico nel porto di Ancona. Il progetto non sembra, al momento, corrispondere a quanto richiesto questa estate da cittadini ed associazioni per riappropriarsi del porto storico nell’ambito di un nuovo “water front”.

Nel caso in cui questo progetto vada comunque a realizzazione servono a nostro parere due garanzie che devono essere fornite dalla Autorità Portuale.


1) La eliminazione definitiva delle “reti”, almeno di quelle fisse come le conosciamo oggi, lungo le banchine destinate al traffico crocieristico.

2) La elettrificazione delle banchine interessate, onde evitare che il porto storico ed il quartiere Guasco ricevano un aumentato inquinamento atmosferico (causa maggior vicinanza) con effetti negativi sia sui monumenti sia sulle persone.

E’ necessario che il Comune si impegni a studiare un programma di recupero e corretta valorizzazione dell’area archeologica, dal porto traianeo su fino all’anfiteatro in stretta collaborazione con le due Soprintendenze ai Beni Archeologici ed ai Beni Architettonici e Paesaggistici. Tale programma, a nostro parere, non può prevedere nuove costruzioni ma semmai abbattimenti di edifici post bellici, preso atto ad esempio della disponibilità della Compagnia Portuali.

Si dovrà inoltre iniziare a tenere aperti i siti di interesse culturale ed archeologico per potenziare il turismo culturale che dovrebbe essere l’obiettivo principale. Per quanto riguarda la viabilità via della Loggia va pedonalizzata insieme al recupero (sempre pedonale) di via Sottomare e pertanto i mezzi turistici dovranno continuare ad utilizzare le attuali uscite dal porto, mentre un nuovo raccordo stradale dovrà essere realizzato per la salita al Duomo, dietro la Capitaneria, il meno invasivo possibile perché siamo in area a rischio archeologico.

In ogni caso su questo progetto che interessa i cittadini di Ancona dovrà dispiegarsi la capacità dell’Amministrazione Comunale di sottoporre le proprie idee ad un processo di partecipazione democratica che non può essere eluso con la motivazione della ristrettezza dei tempi. Di tempo e soldi ne serviranno molti.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-04-2014 alle 15:21 sul giornale del 06 aprile 2014 - 1155 letture

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