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comunicato stampa

Ancona, via Monteferro. Eusebi al Comune 'Serve chiarezza e trasparenza'

2' di lettura

Paolo Eusebi Idv

Il consigliere regionale Paolo Eusebi ha presentato una interrogazione al Presidente Spacca su via Monteferro ad Ancona per chiedere se ci siano stati chiarezza e trasparenza negli atti e nei provvedimenti del Comune di Ancona.

Via Monteferro ad Ancona è una strada vicinale che collega due provinciali (quella per Agugliano e quella per Montesicuro) e nel maggio del 1983 è stata dichiarata di pubblica utilità. In effetti, dopo la frana del 1982 su via Monteferro il traffico è cresciuto a dismisura con 4700 passaggi giornalieri (poco meno di 500 quelli delle 85 famiglie residenti) e tanti passaggi pesanti in quanto con l’avvio dei lavori della terza corsia autostradale per via Monteferro passano betoniere, autocarri e autoarticolati. Chiunque può verificare come sia diventato il fondo stradale e quali siano le condizioni di sicurezza della via, oggi diventata di estrema pericolosità anche per l’assenza di barriere laterali in corrispondenza di scarpate di notevole dislivello. Ebbene, nonostante le ottantacinque famiglie di via Monteferro da anni stiano lottando perché il Comune di Ancona intervenga, finora nulla o quasi è accaduto.

Nel dicembre 2010 la Giunta aveva dato mandato al proprio settore Logistica-Patrimonio di predisporre gli atti relativi all’acquisizione a titolo gratuito di tutta via Monteferro, ottenendo l’assenso dei cittadini proprietari, ma la strada non è mai entrata a far parte del patrimonio comunale. Eppure il Comune, pur non facendo nulla per la messa in sicurezza della via, si comporta come se la strada fosse sua consentendo ad Aziende pubbliche e a Partecipate di effettuare lavori senza richiedere la documentazione attestante il soddisfacimento degli obblighi nei confronti di terzi (ovvero verso le famiglie di via Monteferro). In occasione dei lavori della Società Autostrade per la terza corsia il Comune di Ancona avrebbe omesso di adempiere all’obbligo di cui al D.P.R. 380/2001 di segnalare alla Regione e al Ministero i comportamenti irregolari, pur essendone certamente a conoscenza. Insomma si tratta di una vicenda paradossale dove logica e razionalità non esistono e dove l’inerzia del Comune appare davvero colpevole.

Il Consigliere regionale Paolo Eusebi chiede al Presidente Spacca di far esaminare la questione anche per verificare se i comportamenti dell’amministrazione anconetana, che certamente denotano totale mancanza di rispetto ed attenzione verso i cittadini, non configurino anche i reati di omissione di atti di ufficio e di abuso d’ufficio. Del resto su questa storia di ordinari disinteresse e follia amministrativa, ha chiesto da tempo inutilmente lumi l’Ombudsman della Regione ovviamente snobbato da Palazzo del Popolo.



Paolo Eusebi Idv

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-05-2014 alle 18:36 sul giornale del 10 maggio 2014 - 1935 letture