comunicato stampa
18 luglio, Ancona celebra il 70esimo anniversario della liberazione

Questo il programma delle cerimonie previste per il 18 luglio: - ore 10.00 Porta Santo Stefano: Deposizione corone e saluti; - ore 10.45 Monumento alla Resistenza (Parco del Pincio): deposizione corone - ore 11.30 Monumento ai Caduti di Piazza IV Novembre (Passetto): deposizione corone. Alle cerimonie parteciperanno le autorità locali e le associazioni combattentistiche e d'Arma con i propri labari. In occasione del 70° sarà presente ad Ancona una delegazione della Repubblica di Polonia composta da alte cariche istituzionali, dai reduci di guerra e da una rappresentanza militare.
La delegazione sarà guidata dal Ministro Jan Stanisław Ciechanowski, Capo dell'Ufficio per i Reduci di Guerra e le Vittime di Repressioni. Sarà presente anche la Signora Anna Maria Anders Costa figlia del Gen. Władysław Anders che guidò il 2° Corpo d'Armata Polacco alla liberazione di Ancona. A Porta S.Stefano sono previsti interventi di saluto del sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli; di Alessandro Bianchini, Presidente provinciale dell’ANPI di Ancona, dell’ambasciatore Alessandro Cortese De Bosis, Presidente dell’Associazione nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione e del Ministro Jan Stanislaw Ciechanowski, Capo dell'Ufficio per i Reduci di Guerra e Vittime della Persecuzione. Questo il programma degli eventi del 19 luglio: Alle ore 9.00 all’auditorium Sant’Agostino in via Cialdini si svolgerà un convegno dal tema “Un porto da conquistare. Il II° Corpo e la battaglia di Ancona” con le relazioni di Sergio Sparapani, Giuseppe Campana, Massimo Coltrinari, Ruggero Giacomini, Attilio Bevilacqua. Segurà sfilata di mezzi militari con figuranti in divisa da Torrette a Porta Santo Stefano fino a piazza Cavour. Schieramento in mostra statica dei mezzi lungo corso Garibaldi, a cura dell’associazione storico culturale Green liners. Allo Stadio Dorico alle ore 21.00 spettacolo teatrale “Per la nostra e vostra libertà. Korpus Polski” premio Enriquez 2013 di e con Andrea Caimmi, alle ore 22.45 partita di calico tra la rappresentativa dorica P-73 e la rappresentativa polacca. Si inaugura il 15 luglio la mostra, aperta fino al 31 luglio, “Wojtek l’orso soldato” dedicata al II Corpo d’Armata polacco con cimeli dalle collezioni di Giuliano Evangelisti e Giuseppe Campana.
Sala esposizioni di Palazzo Camerata via Fanti 9, visitabile da martedì a venerdì dalle ore 10 alle ore 12 e dal venerdì alla domenica dalle ore 21.00 alle 23.00. pomeriggio su richiesta 071-55240 consolatopoloniamarche@gmail.com. Cenni storici Il 18 luglio 1944 i soldati del II Corpo d’Armata polacco, al comando del generale W.Anders, entrarono ad Ancona. Mentre il Corpo di Liberazione avanzava, sul fronte adriatico a svolgere un ruolo determinante fu una unità operativa autonoma, il II Corpo d’Armata Polacco, comandato dal generale Wadyslaw Anders. Un corpo militare particolarmente significativo e motivato perché costituito tra i reduci dell’internamento in Unione Sovietica. Dopo traversie molteplici, in Iraq e in Egitto, nel dicembre del 1943, le autorità britanniche, in accordo con quelle polacche, prendevano la decisione di inviare il II Corpo in Italia. I polacchi dovevano sostituire i reparti che gli Alleati avevano intenzione di trasferire dall’Italia in Gran Bretagna per partecipare allo sbarco in Normandia, confermato per la primavera del 1944. Nell’offensiva messa a punto nel marzo di quell’anno, il comando alleato affida al II Corpo il compito di spezzare il dispositivo difensivo tedesco sulle montagne a nord di Cassino, impadronendosi della collina del Monastero – l’ultima barriera naturale, potentemente difesa, prima di Roma. Dopo la conquista della capitale da parte degli Alleati, il 17 giugno 1944 il II Corpo assume la responsabilità del settore adriatico. All’epoca gli effettivi del II Corpo d’Armata polacco sono circa 43 mila e l’unità è formata da due divisioni di fanteria .
E’ attivo inoltre il “Servizio Ausiliario Femminile”, impegnato soprattutto nella Sanità, ma anche nelle Trasmissioni e nei Trasporti. Molte donne agiscono non nelle retrovie ma direttamente nel teatro delle operazioni (come testimonia una mostra in corso ad Ancona). Collaborano con i polacchi: il Corpo italiano di liberazione, con un organico di circa 25 mila uomini; il 7° Reggimento “Ussari”, una unità esplorante-corazzata britannica e i partigiani. Le differenze di lingua, di addestramento e di equipaggiamenti fra polacchi e italiani, avrebbero potuto creare difficoltà di comprensione e soprattutto di cooperazione, ma al contrario, ci fu una straordinaria intesa e la battaglia di Ancona si rivelò un esempio di azione comune, anche se l’avanzata dei reparti polacchi ed italiani avvenne in condizioni molto difficili. Il 9 luglio si concluse la prima battaglia di Ancona e il 17 e il 18 luglio la città venne definitivamente liberata. Dopo questa battaglia condotta in due fasi, Ancona e le Marche possono essere considerate come uno dei primi luoghi in cui le ricostituite Forze armate italiane, i partigiani, le istituzioni locali collaborarono con gli alleati per compiere quella necessaria opera di ricostruzione morale che porterà alla rinascita dell’Italia.
Sotto in allegato i dettagli della programmazione (clicca sull'immagine per ingrandire)

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