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Aziende e digitale: c'é ritardo, ma la sfida è aperta. Catania: "L'italia può riprendere il posto che merita"

Elio Catania Presidente Confindustria Digitale 4' di lettura Ancona 27/09/2016 - E' partito martedì da Ancona nella sede di Confindustria il roadshow nazionale che, nel 2016-2017, percorrerà la penisola per aiutare le Pmi italiane ad avviarsi alla trasformazione competitiva digitale che i tempi richiedono. Ad avviare i lavori il direttore di Confindustria Ancona Filippo Schittone. Catania, Confindustria digitale: "La sfida è dietro", "Questo gap ci sta costando molto" la video intervista.

E' già partita la sfida delle aziende italiane nei confronti della digitalizzazione è per questo che il presidente di Confidustria digitale nazionale, Elio Catania, ha voluto rimarcare che "la sfida" non è davanti, ma "dietro". E' già alle spalle infatti e l'Italia come le Marche deve adeguarsi e al più presto. "La sfida è dietro - ha incalzato Catania - dobbiamo correre e fare molto, molto presto affichè il nostro sistema cambi pelle e abbiamo delle forze intrinseche così straordinarie che attraverso l'uso delle nuove tecnologie davvero l'Italia può riprendere il posto che merita"

I dati sulla digitalizzazione delle aziende in Italia infatti non rassicurano, ma esistono case history di successo anche nelle Marche. La tradizione che si mescola con l'innovazione. Si tratta di Baldi carne e di Elica, storie di aziende che hanno voluto fortemente affacciarsi in quel mondo, in continua evoluzione, oggi chiamato "industria 4.0". E' stata infatti la volontà di Diego Mingarelli presidente PMI Ancona e Marche a portare la prima tappa del Roadshow di Confindustria proprio nelle Marche, per dare l'esempio. "Per far crescere il digitale è importante l'emulazione" ha ricordato Mingarelli. D'altronde grazie anche al lavoro fatto dai confindustriali con il Governo e il Ministro allo Sviluppo Calenda gli incentivi non mancano, presentato infatti il piano Industria 4.0 che "riflette a pieno questa visione, essendo ormai chiaro che solo un grande sforzo di collaborazione pubblico–privata può costruire percorsi che fattivamente conducano il Paese sulla via dell’innovazione e della crescita” ha rimarcato Catania riferendosi all'accelerazione, sistematicità e pervasività della trasformazione digitale del nostro sistema economico e produttivo.

Dati alla mano però si parla di forte ritardo in Italia secondo i dati diffusi da Confindustria, così nelle Marche. I dati sulla digitalizzazione delle Marche Le Pmi, pur avendo un ruolo fondamentale nel nostro sistema economico sia in termini produttivi che occupazionali - rappresentano il 99% delle aziende italiane dando lavoro all’80% degli occupati - manifestano ancora una bassa vocazione all’innovazione, che costituisce un importante fattore di ritardo e freno per l’economia italiana. I dati sulla diffusione delle tecnologie digitali nelle Marche fotografano una realtà tutto sommato attenta all’innovazione, tanto da essere allineata alle medie nazionali per alcuni indici. Tuttavia si evidenziano anche trend in calo, che denunciano le difficoltà del sistema economico regionale nel compiere quel salto di qualità nell’uso e penetrazione del digitale che consente di cambiare il passo della trasformazione e incidere sui ritmi di crescita. Dati 2015 Imprese (con almeno 10 addetti) 78,4%, la percentuale di imprese che dispongono di sito web, in aumento di quasi quattordici punti percentuali rispetto al 2014 (64,5%). Tale risultato, superiore alla media nazionale (70,7%), colloca la regione al 2°posto in Italia. 96,7% delle imprese con accesso a internet, un punto percentuale in meno rispetto alla media italiana (97,7%); nel 2014 la percentuale era 98,5%. Nella classifica delle regioni italiane le Marche perdono quattro posizioni e scendono al quindicesimo posto. 92,5% delle imprese dispongono di collegamento a banda larga fissa o mobile (94,4% la media nazionale); nel 2014 la percentuale era del 95,4%. Nella classifica delle regioni italiane le Marche perdono sette posizioni e scendono al diciassettesimo posto Popolazione 67% le famiglie che utilizzano la banda larga (media Ita 65%) 62% le persone che utilizzano internet (media Ita 60%) Innovazione Spesa totale in R&S in percentuale del Pil: 0,83% collocandosi al 15° posto (Ita 1,3%) 298 il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese, corrispondente al 4,75% del totale nazionale (6.298 in Italia). Ciò colloca le Marche all’ 8°posto della classifica nazionale fra regioni. Se teniamo conto della densità di popolazione delle province italiane, Ascoli Piceno e Ancona si pongono rispettivamente al 3° e 4°posto della classifica italiana con 61 e 107 start up innovative (dato aggiornato al 2° trimestre 2016).

E se la Regione Marche ci sta lavorando - stando alle rassicurazione dell'assessore Bora (vedi video intervista sotto ndr)- e presto protocollerà l'impegno e se gli incentivi non mancano, la sfida per le aziende è ancora tutta aperta.












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