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Caravaggio alla Pinacoteca con il Ragazzo morso da un ramarro

6' di lettura Ancona 29/09/2016 - Il progetto espositivo Il Caravaggio di Roberto Longhi è reso possibile dal lavoro di molte persone, enti e soggetti. La Fondazione di studi di storia dell’arte Roberto Longhi, uno dei più autorevoli enti storico-artistici del Paese, è il motore da cui parte l’intera operazione.

La passione e la competenza della curatrice Maria Cristina Bandera garantiscono un approfondimento dei temi legati al Caravaggio e al grande storico dell’arte Roberto Longhi, una delle più eminenti figure della storia culturale italiana del XX secolo. Civita Mostre, uno dei principali operatori italiani nel settore artistico, ha proposto al Comune di Ancona questo percorso espositivo, con il fine sia di portare in città uno dei capolavori assoluti dell’arte di ogni tempo, sia di accelerare con questo progetto l’accreditamento su scala nazionale e internazionale della Pinacoteca di Ancona, riaperta dopo anni nel giugno 2016. Civita Mostre si è occupata di una serie di attività, come la comunicazione su scala nazionale, l’allestimento affidato allo Studio Salmoni, la produzione di materiale. I servizi del Comune di Ancona interessati sono stati, in particolare, il servizio cultura e il servizio centro storico. Dirigenti, funzionari e dipendenti, usciti da poco dall’impegno della riapertura di un Museo così importante, hanno affrontato con grande passione la sfida di un evento così importante, prodigandosi, ognuno per le sue competenze e capacità, ben al di là del previsto. Allo stesso modo, i ragazzi della cooperativa Le Macchine Celibi, che gestisce i Musei civici, hanno mostrato grande amore per il proprio lavoro e grande disponibilità per far sì che l’evento fosse realizzabile. Alcuni enti pubblici hanno patrocinato con slancio l’iniziativa: la Camera di Commercio di Ancona e la Fondazione Marche Cultura. Il Social Media Team, strumento di conoscenza e diffusione delle Marche nel mondo, ben comprendendo la portata dell’evento, si è schierato tra i media partner, andando ad affiancare gli uffici comunicazione del Comune di Ancona e l’agenzia AdMarca, che si occupa della comunicazione social turistica di Ancona. Fondamentali risultano le partnership con soggetti privati: iGuzzini, eccellenza assoluta del nostro territorio, forniscono il progetto e il materiale illuminotecnico per l’allestimento, mentre attraverso uno dei più importanti incubatori di startup nazionali, che è anconetano, The Hive, è nata la collaborazione all’evento di WeBoxStudio, giovane startup che si è occupata della creazione del sito per la prenotazione on line, che sarà utilizzato anche per la mostra Ecce Homo. La stessa partnership ha permesso di usufruire del servizio di prenotazione telefonica dedicato, gestito dal GGF Group. Questa sinergia testimonia il desiderio di molti soggetti, pubblici e privati, di partecipare alla costruzione di un’Ancona che sia punto di riferimento culturale del territorio.Ancona è, oggi, capace di interloquire sul piano della politica culturale con i maggiori riferimenti nazionali e internazionali. Questo a seguito dell’eliminazione di una serie di zone d’ombra, come la chiusura prolungata della Pinacoteca, la Mole in attesa di un progetto unitario, il Teatro in difficoltà da tempo, l’area del Porto Antico non socializzata, il centro storico privo di un piano di valorizzazione adeguato, molti contenitori culturali non attivati. Una volta organizzata questa infrastruttura culturale Ancona ha dimostrato una personalità significativa, in un territorio che interessa molti operatori, e dunque può attirare operazioni come quella del Ragazzo morso da un ramarro. Nello specifico, Civita Mostre, uno dei principali operatori del settore mostre in Italia, che è stato incaricato dalla Fondazione Cariverona di seguire la fase logistica del progetto Ecce Homo alla Mole, ha riconosciuto nella riapertura della Pinacoteca un momento importante per l’intero panorama nazionale e ha proposto di accelerarlo attraverso un’esposizione particolarmente significativa come quella del Ragazzo morso da un ramarro. Come funziona La mostra apre al pubblico il 30 settembre. La mostra include una sezione di racconto sul rapporto tra Longhi e Caravaggio, il dipinto e un video realizzato appositamente dalla Fondazione Longhi che racconta alcuni aspetti delle vicende caravaggesche. Le visite saranno a gruppi di 20-25 persone, e sempre guidate. Il biglietto d’ingresso alla Pinacoteca, incluso il percorso Caravaggio, sarà di 10 euro, 8 i ridotti. Sarà possibile prenotare dalla settimana prossima on line e per telefono. www.anconaticket.it è il sito per le prenotazioni. 0712850859 il numero di telefono. Il valore per Ancona Esporre il Ragazzo morso da un ramarro accredita automaticamente una Pinacoteca bellissima, ma poco conosciuta a livello nazionale e internazionale, e apre la città alla possibilità, sino a un anno fa nemmeno considerata, di ospitare opere ed eventi di caratura mondiale. “Esistono alcuni artisti capaci di diventare aggettivi: nella letteratura abbiamo Proust, Pirandello, Kafka, in pittura Tiziano, Caravaggio e pochi altri. Ad Ancona abbiamo due dipinti di Tiziano, che idealmente accolgono il capolavoro del Caravaggio e l’approfondimento sulla sua opera. In che contesto accade La strategia culturale di Ancona prevede la progressiva e costante crescita della città nel panorama culturale nazionale e internazionale. Un risultato che non si ottiene in un giorno, ma che può essere conseguito attraverso una serie di operazioni collegate, e continue. Dopo aver proceduto alla sistemazione dell’infrastruttura culturale e alla stesura di progetti non estemporanei attorno ai poli culturali cittadini, ecco che si moltiplicano le occasioni. Il grande progetto della Mole vedrà il suo primo capitolo ad ottobre, e coinvolgerà tantissimi attori della cultura del territorio; l’adesione di Ancona al progetto Residart ha portato pochi giorni fa una delle maggiori violiniste del mondo ad esibirsi nella nostra città, prima di farlo al Quirinale; il fermento culturale di Ancona e la capacità produttiva del nostro Teatro hanno fatto sì che uno dei maggiori coreografi contemporanei decidesse di girare il suo nuovo cortometraggio proprio ad Ancona, sulle scale del Passetto; la nostra Pinacoteca svolge attività formative, didattiche e sociali attorno alle grandi opere d’arte del passato, ma è anche l’unica, sino ad ora, Pinacoteca d’Italia ad ospitare un lavoro di urban art realizzato appositamente per una delle sue pareti; la programmazione lirica ha trovato nuova linfa dal progetto Ancona Jesi, con risultati artisticamente straordinari. Si avvicinano i grandi concerti. Insomma, Il Caravaggio di Roberto Longhi è un’operazione importante per Ancona perché Ancona se la merita, è una città bella che troppo spesso manca di ambizione, e che deve invece mettere in campo progetti sostenibili, con i piedi per terra, ma ambiziosi. Deve crederci e crescere, anche se crescere significa automaticamente perdere ognuno un po’ della nostra autoreferenzialità nel luogo in cui viviamo. Qui operano, abitano o saltuariamente tornano menti eccezionali, artisti giovani che sono straordinari, in tutti i campi. E’ giusto che la città sia alla loro altezza e dia loro un’infrastruttura in cui operare al pieno delle loro possibilità. Non si fa in un giorno, ma in qualche anno sì, e difatti lo si sta facendo, grazie al fatto che si è messa la cultura in posizione prioritaria.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-09-2016 alle 19:31 sul giornale del 30 settembre 2016 - 1604 letture

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