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Entusiasti i 50 imprenditori di Confindustria Ancona. La visita a Environment Park e CERN

3' di lettura Ancona 03/10/2016 - “Esiste una ricetta italiana vincente per la ricerca, un settore in cui il Made in Italy rimane trainante: basti pensare che la comunità scientifica italiana all’interno del CERN è un punto di riferimento” questo a caldo il primo bagaglio positivo che si sono portati a casa i 50 imprenditori che da giovedì a sabato scorsi hanno visitato due indiscusse eccellenze nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica: l’Environment Park di Torino e il CERN di Ginevra.

Un’iniziativa promossa dal Club della Qualità di Confindustria Ancona presieduto da Costantino Ricci, insieme alla Piccola Industria guidata da Diego Mingarelli e al Gruppo Giovani Imprenditori con Marco del Moro. Acceleratore di innovazione nato circa 20 anni fa da un progetto di riqualificazione urbana di vecchie ferriere Fiat, l’Environment Park di Torino occupa 30 mila mq di spazi, accoglie 60 imprese innovative che impiegano circa 600 persone e ha visto la presenza di oltre 150 aziende negli anni: è un punto di riferimento nazionale per chi vuole lavorare sul tema della sostenibilità ambientale ed energia pulita. Il direttore del Parco Davide DaMosso ha personalmente accolto e poi guidato la delegazione di Ancona verso le varie aree del parco, in cui si stanno sviluppando progetti sul green building, sulle nanotecnologie al plasma, sul trattamento di biomasse, sull’idrogeno.

Environment Park è la dimostrazione tangibile che realtà come queste determinano effetti positivi e non solo per la funzione R&D che sviluppano: – ha affermato Filippo Schittone, direttore di Confindustria Ancona che ha partecipato alla spedizione - fertilizzano positivamente la comunità locale in cui si inseriscono e rappresentano un acceleratore positivo di competenze per le aziende”.

Non meno entusiastica la reazione del gruppo di fronte al CERN di Ginevra: il più grande centro di ricerca fondamentale al mondo fondato nel 1954, che oggi conta 2.500 dipendenti, 22 stati che vi partecipano e la presenza di ben 1500 scienziati italiani. Accolti da Gian Mario Bilei e Mauro Morandini gli imprenditori hanno visitato il Lab28, alla scoperta del famoso acceleratore di particelle.

Due tra i tantissimi stimoli che ci siamo portati a casa sono estremamente interessanti per le nostre aziende – ha continuato Schittoneil primo è il trasferimento tecnologico. La disseminazione è un’idea molto forte per il CERN che punta a massimizzare il trasferimento di tecnologia agli stati membri per aumentarne le competenze, senza entrare in concorrenza con le aziende locali bensì offrendo loro servizi di consulenza di altissimo livello. Il secondo è la reale possibilità che il CERN sia un potenziale committente per le aziende di Ancona e delle Marche, per forniture di prodotti, più o meno complessi, e servizi e partner preziosi per sviluppare progetti industriali. Senza contare che a livello di Confindustria nazionale si sta lavorando con un accordo di collaborazione tra le due strutture”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-10-2016 alle 15:29 sul giornale del 04 ottobre 2016 - 2228 letture

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