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Contenitori vuoti del centro, la proposta di seguire l'esempio dell'ex Mutilatini per il recupero

andrea quattrini 2' di lettura Ancona 13/10/2016 - Riguardo al dibattito sugli immobili abbandonati, vanno innanzitutto censurate le gestioni delle amministrazioni di centro-sinistra che si sono succedute, che hanno acquistato immobili da privati senza che ve ne fosse alcuna necessità e a costi elevati, come ad esempio il complesso ex Angelini, la nuova sede di Ancona Entrate, o hanno pagato per decenni affitti a privati, pur avendo immobili di proprietà a disposizione.

Sono mancati buoni e oculati Amministratori ed oggi si paga il conto. Premesso ciò, va poi detto che per gli immobili pubblici, preso atto che le vendite all’asta non trovano mai acquirenti, andrebbe ripercorsa la strada già intrapresa dall’Associazione Portonovo x Tutti in relazione al recupero dell’immobile ex Mutilatini, ovvero la cosiddetta “concessione di valorizzazione”. Questo tipo di operazione non prevede la vendita dell’immobile, e quindi non costringe l’investitore privato a dover sostenere costi per l’acquisto del bene, ma comporta la ristrutturazione e l’uso in concessione di un immobile pubblico per un numero di anni sufficiente a permettere al privato di rientrare dall’investimento ottenendo anche una remunerazione. E’ ovvio che, per la riuscita dell’operazione, diventa fondamentale il tipo di progetto da attuare, affinché possa dare la remunerazione che l’investitore si aspetta. Considerato che, per via delle migliori aspettative di vita, si prevede un incremento della popolazione anziana, spesso non del tutto autosufficiente, ritengo che progetti di co-housing con immobili che comprendano appartamenti di dimensioni adatte a persone anziane sole, con servizi e spazi in comune all’interno dello stesso stabile, potrebbe essere un’idea per dare anche una risposta ai bisogni di una parte dei nostri concittadini, ma anche a noi stessi in un prossimo futuro. Poi, al termine del periodo di concessione, l’immobile tornerebbe di proprietà pubblica ed assicurerebbe risorse alle casse comunali oltre a dare la possibilità di attuare politiche sociali in previsione dell’incertezza delle pensioni che percepiranno i nostri figli. Un modo, quindi, di valorizzare i beni pubblici oggi in disuso, mantenendone la proprietà pubblica in previsione di una rendita futura da utilizzare per i cittadini. Al contrario, svendendosi tutto, ai Comuni presto rimarranno solo i debiti e ai cittadini tasse sempre più alte.


   

da Andrea Quattrini
Movimento 5 Stelle





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-10-2016 alle 14:58 sul giornale del 14 ottobre 2016 - 1738 letture

In questo articolo si parla di politica, ancona, andrea quattrini, M5S

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