Presentato a Palazzo delle Marche il “Report 2016” la situazione di Montacuto

Oltre 600 incontri che hanno perfezionato la fotografia dettagliata della situazione, contenuta nel “Report”, presentato a Palazzo delle Marche dal Garante dei diritti, Andrea Nobili.
Il dato evidente è quello di un sistema che ha superato la fase emergenziale, peculiarità degli anni passati, anche se il raffronto con il passato è condizionato dai lavori di ristrutturazione in atto presso il carcere di Montacuto, con la conseguente chiusura di alcune sezioni.
LE RIRORSE A DISPOSIZIONE
“Le criticità più significative che abbiamo registrato – sottolinea Nobili – sono legate alla compressione delle risorse a disposizione. In particolare le attività trattamentali non risultano soddisfare compiutamente la prospettiva della finalità rieducativa della pena”. Nel complesso le visite sono state organizzate in modo da coniugare più esigenze, “l’obiettivo principale – spiega il Garante – è stato quello del confronto con tutti gli operatori per poter elaborare la documentazione acquisita nel modo più dettagliato possibile. In secondo luogo, oltre ai colloqui con i detenuti, sono stati presi in considerazione gli aspetti strutturali degli istituti, dopo gli eventi sismici che hanno colpito la nostra regione e che hanno determinato la chiusura del penitenziario di Camerino”.
Nobili torna ad evidenziare “il positivo rapporto con le direzioni e con la Polizia penitenziaria, a cui va riconosciuto il merito di adoperarsi con competenza e sensibilità”. Ma nello stesso tempo non manca di ribadire che “e' necessario continuare ad impegnarsi, con sensibilità e umanità, per garantire condizioni di vita dignitose anche per chi si trova a vivere in carcere”. Filosofia di fondo che ha animato, nel maggior scorso, il convegno “Dei delitti e delle pene”, sul carcere attuale, su quello possibile e sulla riforma del sistema sanzionatorio.
Secondo il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, “anche se si registra una diminuzione della popolazione carceraria, rispetto al dato nazionale, la questione del sovraffollamento va, comunque, monitorata costantemente, come va incrementata la presenza degli agenti, degli educatori e degli psicologi”. Altro aspetto importantissimo per Mastrovincenzo quello delle attività trattamentali: “La Regione, anche dietro la sollecitazione contenuta nella mozione approvata dal Consiglio, ha stanziato 400.000 euro, ma sono mancate all’appello le risorse statali”.
All’incontro hanno partecipato anche Marco Nocchi, responsabile per la Regione Marche dell’area prevenzione disagio sociale e dipendenze patologiche; Franco Dolcini che segue l’area sanitaria di Montacuto e Bargaglione; Nicola De Filippis, comandante della polizia penitenziaria di Montacuto.
Proprio sul fronte dei finanziamenti, Nocchi ha sottolineato che nel 2017 sarà possibile prevedere uno stanziamento di 700.000 euro, di cui 400 per le attività trattamentali e 300 per l’inclusione lavorativa da finanziare tramite il Fondo sociale eruropeo.
COSA “DICONO” I NUMERI
Al 30 settembre 2016 i detenuti registrati nelle Marche erano 823, a fronte degli 860 del 2015, di cui 277 stranieri rispetto ai 340 del precedente anno. Il dato ricomprende anche le presenze nel carcere circondariale di Camerino (51 di cui 8 donne e 32 stranieri), chiuso per i danni strutturali riscontrati dopo il terremoto ed il trasferimento degli stessi detenuti in istituti fuori regione.
Al primo posto, come sempre, la casa circondariale di Pesaro – Villa Fastiggi con 222 detenuti (di cui 97 stranieri e 16 donne) per una capienza complessiva di 153 unità. A seguire Fossombrone con 161 (25 stranieri e 78 in alta sicurezza) a fronte di 201 posti disponibili; Marino del Tronto con 123 (23 stranieri e 44 in regime di 41 bis) su 104; Barcaglione con 109 (44 stranieri) su 100; Montacuto con 105 (43 stranieri) su 212, Fermo 52 (13 stranieri) su 41.
Per quanto riguarda la casa circondariale di Montacuto da sottolineare che, al termine dei lavori di ristrutturazione, verranno istituite due sezioni di alta sicurezza, ognuna delle quali dovrebbe ricomprendere 46 persone.
Nel contesto generale, escludendo Camerino, sono presenti 646 agenti di polizia penitenziaria (su 739 assegnati), 20 educatori e dieci psicologi.
Sul fronte della situazione sanitaria, le tossicodipendenze mantengono sempre il primato con 200 detenuti che presentano problemi di droga accertati, mentre sono 75 quelli affetti da epatite.
Per quanto riguarda la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Monte Grimano Terme, si registrano 19 ospiti, di cui 14 provenienti dalle Marche.
Gli interventi messi in atto sul territorio dagli Uepe (Uffici di esecuzione penale esterna) del Ministero ammontano a 4065, di cui 2328 per l’ ufficio di Ancona (comprendente anche Pesaro) e 1737 per quello di Macerata (con Fermo ed Ascoli Piceno). Le esecuzioni penali esterne sono complessivamente 1909 (1053 e 856).

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-12-2016 alle 12:57 sul giornale del 13 dicembre 2016 - 1055 letture
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