Vecchietti (M5S) e Tombolini (60100). L’Amministrazione comunale bocciata nella manutenzione

A seguito del tragico evento di Genova il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha richiesto alle Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali, di comunicare gli interventi necessari per "rimuovere condizioni di rischio riscontrate nelle tratte infrastrutturali di competenza", allegando "adeguate attestazioni tecniche, indicazioni di priorità e stima indicativa dei costi” entro la data del 1 Settembre
I consiglieri comunali di Ancona, Andrea Vecchietti (Movimento 5 Stelle) e Stefano Tombolini (60100), hanno richiesto in via d’urgenza la convocazione della Terza Commissione Consiliare, al fine di valutare gli atti che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto porre in essere per dare concreto riscontro alle indicazioni ministeriali.
Ma nella seduta del mercoledì 5 Settembre, alla presenza degli assessori Foresi e Manarini, il quadro che è emerso è desolante: le squadre dei tecnici comunali incaricati dall’amministrazione stanno ancora compiendo una indagine “visiva” delle opere infrastrutturali di competenza, anche con l’ausilio di un “drone”, che, apprendiamo dalla stampa, è costato ben 30.000 euro.
Nel giro di una quindicina di giorni sarà finita la ricognizione visiva, ma, a detta degli amministratori, sembra che per ora non sussistano problemi strutturali.
Diversa è la sensazione dei cittadini anconetani che denunciano sempre nuove situazioni di pericolo, incuria e degrado delle infrastrutture: cadono calcinacci dai viadotti da Baldì, al Pincio e a Pontelungo; mentre il Movimento 5 Stelle ha già denunciato la penosa situazione del ponte della Palombella, con puntelli appoggiati sulla pavimentazione e transenne arrugginite lì da oltre un anno e mezzo; lungo l’asse nord-sud direzione centro gli scoli delle acque meteoriche ai lati della carreggiata sono tutti intasati dalle erbacce e dalla sporcizia, per cui ad ogni pioggia la strada diventa un torrente con laghetto finale; per non parlare della galleria del Risorgimento, con problemi di infiltrazioni idriche e camera a gas per pedoni e scooteristi, a causa delle ventole di aerazione non funzionanti ; o il ponte pedonale di via Flavia chiuso perché pericoloso.
Per non parlare della vulnerabilità sismica delle scuole: nell’ultimo Consiglio Comunale del 3 Settembre i cittadini hanno finalmente saputo che su 56 edifici scolastici in carico al Comune, solo 8 sono stati sinora adeguati e 7 non sono soggetti a verifica, perché costruiti dopo il 1984; ma per tutti gli altri non è dato sapere.
E’ questa l’attenzione verso la salute e l’incolumità dei cittadini da parte della Sindaca “migliore” del mondo?
Solo grazie alla sollecitazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, finalmente un risultato è stato ottenuto: sappiamo per la prima volta che sono ben 35 le infrastrutture da monitorare nel Comune di Ancona.
Per esse, però, non basterà la sola “indagine visiva” e auspichiamo che finalmente l’Amministrazione si doti di un apposito ufficio tecnico, provvisto di idoneo personale ed adeguata strumentazione tecnica, che non sia il solo drone, con i compiti di esaminare e controllare costantemente le 35 infrastrutture in esame.
Si chiede che per esse venga fatto prima un esame approfondito dello stato dell’opera, al fine di realizzare una scheda manutentiva, da cui risulti quali controlli e con che cadenza vadano effettuati.
Certo che tutto ciò avrà un costo per le casse dell’amministrazione, ma teniamo più alla nostra salute o preferiamo la ruota panoramica e le luminarie natalizie?
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-09-2018 alle 21:10 sul giornale del 12 settembre 2018 - 918 letture
SHORT LINK:
https://vivere.me/aYhU