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Confindustria: La metalmeccanica è il motore dell’economia. Bravetti: investire in formazione

3' di lettura Ancona 08/10/2018 - Il messaggio dei vertici di Federmeccanica alle imprese del settore meccanico di Ancona e Pesaro. La metalmeccanica è il motore dell’economia italiana Bravetti (presidente Sezione meccanica territoriale): investire in formazione

Ancona, 8 ottobre 2018 - La sede di Confindustria Marche Nord ad Ancona ha accolto venerdì mattina un nutrito gruppo di imprenditori del settore meccanico di Ancona e Pesaro, guidati da Sergio Bravetti, neo eletto presidente della sezione meccanica, per incontrare il direttore Generale di Federmeccanica. Franchi già dl giorno prima si trovava a Recanati per un incontro dedicato a analizzare il ruolo delle donne nel settore meccanico. Federmeccanica già da tempo con l’iniziativa Fabbrica4D ha promosso confronti con imprenditrici, lavoratrici e studentesse (le metalmeccaniche di oggi e di domani) per approfondire temi e strumenti come l’orientamento scolastico e le materie STEM, lo Smart working, il mentoring e il networking. L’incontro di Recanati è stato promosso sul territorio da Armanda Moriconi e Lucia Capodagli, entrambe imprenditrici meccaniche e membri del Consiglio nazionale di Federmeccanica. L’evento, molto partecipato, ha previsto momenti di interazione, attraverso gruppi di lavoro, tra insegnanti, studentesse, imprenditori imprenditrici, lavoratrici ricchi di spunti che verranno sviluppati nel territorio. Della necessità e dell’urgenza di investire sulla formazione e sull’istruzione tecnica ha parlato Sergio Bravetti, neo eletto Presidente della sezione meccanica di Confindustria Marche Nord: il 50% delle aziende sul territorio non riescono a trovare manodopera, anche da formare, perché mancano le conoscenze di base. Va fatta una rivoluzione culturale. Le scuole tecniche vanno potenziate. Dobbiamo lavorare sulle scuole, sulle famiglie, dobbiamo cambiare la percezione dell’azienda aprendo le nostre parte e facendo conoscere le cose belle che facciamo”.

Altro tema trattato da Bravetti è Industria 4.0: “Molte aziende hanno beneficiato delle facilitazioni fiscali e hanno investito - ha spiegato Bravetti - adesso è il momento di far funzionare il sistema. Come sezione organizzeremo momenti di aggregazione e di condivisione per mettere in comune le nostre conoscenze”.

“Più impresa uguale più lavoro. Questa è l’unica equazione possibile. – ha affermato Stefano Franchi, Direttore Generale di Federmeccanica–. Solo se si punta di “più” sulle Imprese ci può essere “più” lavoro. Il segno Più davanti a un numero (PIL, Produzione Industriale) vuol dire crescita, il segno Più davanti alla parola Impresa significa Progresso. Senza Imprese infatti non c’è, e non ci può essere lavoro, benessere e sviluppo. Per questo le imprese metalmeccaniche (che producono l’8 % del Pil, quasi il 50% dell'export nazionale e occupano 1 milione e settecentomila lavoratori) lanciano un messaggio forte, chiaro e semplice con due sole parole: Più Impresa!»

«Con Più Impresa! affermiamo la centralità dell’Industria ed in particolare della metalmeccanica. – ha concluso Franchi - E' necessario che le istituzioni nazionali e locali operino in maniera coordinata per: sostenere gli investimenti in tecnologia e innovazione; creare sistemi educativi in grado di rispondere ai fabbisogni delle imprese di oggi e di domani; avere un mercato del lavoro flessibile, per consentire alle aziende di adattarsi ai cambiamenti, e inclusivo (che rafforzi le tutele sociali con politiche attive basate sull’apprendimento permanente). La flessibilità per l’Industria metalmeccanica non è precarietà. Il 96% dei lavoratori metalmeccanici sono a tempo indeterminato. E’ necessario anche ridurre il costo del lavoro e aumentare la produttività. Incentivare ogni forma di collegamento tra salari e produttività; abbattere la burocrazia che secondo il World Economic Forum è al primo posto tra i fattori problematici per fare Impresa in Italia. Questo per esser competitivi in un mercato difficile, grande come il Mondo. Non siamo soli. Dobbiamo essere più bravi, più efficienti e costare di meno.»






Questo è un articolo pubblicato il 08-10-2018 alle 21:47 sul giornale del 09 ottobre 2018 - 2128 letture

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