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Maltrattava la madre alla luce del sole. Nei guai 42enne anconetano

3' di lettura Ancona 28/03/2019 - Maltrattava da tempo l’anziana madre, il tutto alla luce del sole e le urla erano una costante. Numerose infatti le segnalazioni per un 42enne anconetano figlio della donna.

Blitz alle due di questa mattina per i Carabinieri del radiomobile del Nor della Compagnia di Ancona nei pressi di via Astagno che hanno arrestato, in flagranza di reato, un 42enne del luogo, R.A., per maltrattamenti in famiglia e di violenza nei confronti della madre ultra settantenne. L’arresto è scattato a seguito di numerose richieste di intervento, pervenute sull’utenza d’emergenza “112” da parte di alcuni cittadini che, attirati dalle urla provenienti dall’abitazione al terzo piano di un abitazione del centro dorico, palesavano la richiesta d’aiuto di una donna. Sul posto giungeva immediatamente un equipaggio del radiomobile che, trovata spalancata la porta d’ingresso, trovavano l’anziana in preda alla disperazione e alla sofferenza con evidenti segni di ecchimosi e tumefazioni su tutto il corpo. In casa all’arrivo dei militari il caos: tutto sottosopra data l’ira dell’uomo placatasi solo alla vista delle divise.

L’autore delle violenza, sentite infatti le sirene dei carabinieri, si era rifugiato al piano superiore, ma vistosi braccato - a seguito dell’intervento – di una seconda pattuglia non ha potuto fare a meno di arrendersi ai militari operanti che di fatto ne hanno reso impossibile la fuga. Ai carabinieri, pertanto, non è rimasto altro che immobilizzare il 42enne e trarlo in arresto. La mamma, soccorsa, ha persino rifiutato di recarsi in ospedale per le cure del caso, sebbene fossero evidenti i segni della condotta violenta e vessatoria del figlio. Entrambi sono poi stati portati in caserma per le domande di rito.

L’episodio sarebbe l’ultimo di una lunga serie. Già in precedenza erano già stati chiamati ad intervenire i Carabinieri ed altre forze di polizia. Per la configurazione del reato di maltrattamenti in famiglia, infatti, non basta un singolo episodio di violenza a far azionare le manette, bensì è necessaria una condotta violenta abituale e ripetuta nel tempo. Il reato di maltrattamenti in famiglia scatta non soltanto a seguito di percosse, minacce, ingiurie, privazioni imposte alla vittima, ma anche con atti di scherno, disprezzo, umiliazione e di asservimento idonei a cagionare durevoli sofferenze fisiche, anche solo morali. Lo stato di sofferenza e di umiliazione, al di là di specifici comportamenti vessatori, potrebbe derivare anche dal semplice “clima” instaurato all’interno della famiglia.

L’aggressore, già noto ai militari tra precedenti tra cui una lite in un noto bar del centro, in seguito all’arresto è stato condotto, su disposizione della Procura di Ancona, presso la Casa Circondariale di Ancona, in attesa di giudizio.


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Questo è un articolo pubblicato il 28-03-2019 alle 15:18 sul giornale del 29 marzo 2019 - 3118 letture

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