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Coltorti (M5S) risponde ad AIC: ''Porto di Ancona, chiariamo alcune posizioni sulle grandi navi''

Mauro Coltorti 3' di lettura Ancona 03/07/2019 - “Ho letto nei giorni scorsi un articolo firmato da “Altra Idea di città” che suggerisce come sul tema delle grandi navi, il Movimento 5 Stelle abbia sposato le posizioni del PD. Avremmo quindi, secondo l’articolo, cambiato veste, rinunciando a difender l’ambiente contro gli scempi associati a grandi opere”, commenta il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e comunicazioni al Senato Mauro Coltorti.

“Il tutto parte da una mia riflessione nei social dove avevo riportato il progetto di rinnovamento del Porto di Ancona presentato dal Presidente dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri. Il Porto viene adeguato alle nuove esigenze della portualità e prevede da parte di Fincantieri, nella propria area di pertinenza, un ampliamento dei bacini di carenaggio e dei moli per rendere possibile la costruzione di grandi navi da crociera. Tali commesse garantiscono l’occupazione di migliaia di operai e permettono che Ancona continui nella sua tradizione cantieristica.

Nell’articolo sopra citato, viene criticata la scelta di riservare la parte occidentale di questo settore, oggigiorno di pertinenza della Marina Militare, all’attracco di navi da crociera, considerate fonti di inquinamento. Le grandi navi erano senza dubbio responsabili di inquinamento, in modo speciale quando il vento soffiava verso la città. Oggigiorno gli autori dell’articolo dimenticano che l’Autorità Portuale, gli armatori e le compagnie di navigazione hanno firmato il Blue Agreement, con il quale le navi si alimenteranno con combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% dall’ultimazione della manovra di ormeggio in porto e fino alla partenza e all’uscita dallo scalo. Si tratta di valori notevolmente inferiori all’1,5% previsto attualmente. Altro aspetto da ricordare è che Giancarlo Marchetti (Arpa Marche) ha da poco annunciato la messa in funzione di ca. 30 centraline di campionamento per la qualità dell’aria da Ancona a Falconara”, riporta Coltorti.

“A differenza di chi governa ancora la Regione, che ha sempre trascurato le questioni ambientali tanto che le centraline erano poche e mal funzionanti, il Movimento si è dapprima assicurato che il Monitoraggio sia in funzione e vigilerà sul rispetto del Blue Agreement. I grandi silos presenti non erano utilizzati, e non da meno se nel porto romano venissero individuati resti archeologici, questi potranno essere valorizzati e costituiranno una attrattiva ulteriore della città. La ferrovia, inoltre, giungerà sino al nuovo spazio merci dove verrà garantito l’immediato passaggio dal trasporto navale a quello su rotaie.

Evitando la circolazione di veicoli si abbatteranno sia i tempi di movimentazione merci ed in definitiva l’inquinamento. Il Porto di Ancona amplierà la sua dimensione internazionale a cui è naturalmente vocato. Il Movimento è contro le grandi opere inutili non contro quelle utili. Il Movimento non è per il no a prescindere, ma per una visione che tenga conto di tutti i fattori, mettendo sempre quello ambientale tra i primi posti, ma non tralasciando gli altri, cercando vie alternative e percorribili nel rispetto dei cittadini, dell’ambiente, di un’economia sana e circolare, conclude Coltorti.


da Mauro Coltorti
presidente della VIII Commissione al Senato M5S





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-07-2019 alle 18:20 sul giornale del 04 luglio 2019 - 1724 letture

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