comunicato stampa
Contributi per rigenerazione urbana, M5S: "Nessun progetto dall'amministrazione comunale"

Questo decreto prevede cospicui finanziamenti per il triennio 2021-23 ( fino a 20 milioni per Ancona), previa adesione al bando entro il 4 giugno 2021. Il citato DPCM richiama anche l’art. 1 comma 42 della legge n. 160/2019, che dispone ulteriori finanziamenti, sempre per progetti di rigenerazione urbana, per 700 milioni di € per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034. Durante il consiglio comunale del 10 maggio 2021 ho chiesto con una interrogazione urgente di sapere se l’Amministrazione si fosse attivata per partecipare all’assegnazione dei finanziamenti e quale fosse stato il progetto prescelto per il triennio 2021-23. Inoltre, in vista dei successivi finanziamenti per gli anni 2024-2034, ho chiesto quindi se l’Amministrazione abbia pensato anche ad altri interventi suscettibili di finanziamento per gli anni successivi al triennio in esame.
La risposta dell’assessore Sediari è stato evasivo come sempre per mascherare il solito nulla assoluto: a distanza di meno di un mese dalla chiusura del bando ancora il Comune non ha scelto alcun progetto e nulla si presume farà; mentre nulla ha risposto in merito alla programmazione di altri possibili interventi per gli anni a venire. Ancora una volta si è mostrato il vero volto dell’Amministrazione, fatto di improvvisazione, di bandi presi a caso e soldi spesi a caso, senza alcuna programmazione e senza alcuna visione a lungo termine, buoni solo a portare spiccio consenso e pubblicità. D'altronde, da chi dice che la Democrazia viene una volta ogni 5 anni (quando si vota), e che quindi se ne frega delle esigenze dei cittadini, cosa ci possiamo attendere se non la sola programmazione del consenso, dell’immagine, dell’autoreferenzialità?
E pensare che basterebbe girare un po’ per la città e vedere decine di necessari interventi di rigenerazione urbana su molti immobili alcuni dei quali di proprietà comunale: solo per citarne alcuni: l’ex Manicomio, l’ex Liceo Scientifico, l’ex Lancisi, l’ex Ente Sviluppo Marche, ex Mattatoio, San Francesco alle Scale, tutti i capannoni industriali abbandonati alla Baraccola come a Montedago o in tutti i quartieri, per non parlare delle aree degradate sparse ovunque al centro come nelle periferie, con decine di edifici fatiscenti e ruderi vari. Ma non sono queste le priorità dell’Amministrazione: tali interventi non portano voti, non creano consenso, non sono a favore dei poteri forti, quindi non vanno fatti, alla faccia di tutti i cittadini.

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