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Arriverà in Consiglio regionale la proposta per tutelare gli artigiani contro Multiutility

3' di lettura Ancona 12/10/2021 - Una proposta di legge dal Presidente del Consiglio regionale Dino Latini, elaborata con Confartigianato Imprese Marche per tutelare i piccoli impiantisti marchigiani dal dilagare delle Multiutility

Il mondo dell'energia e degli impianti è in rapido cambiamento, in particolare negli ultima anni, con l'avvento di nupve tecnologie, nuovi eco incentivi per l'efficentamento energetico e soprattutto con l'avvento del libero mercato. Condizioni che hanno portato molte delle grandi aziende, in particolare tra i fornitori, ad occuparsi anche di impiantistica e manutenzione degli impianti, diventando così multi servizi o multiutility. Così una fetta di mercato che fino a pochi anni fa, in particolare nelle Marche, era popolata di piccole e micro imprese di artigiani e impiantisti si è trovata a dover competere con grandi aziende, spesso multinazionali, in una concorrenza sempre più difficile da sostenere.

Nasce così un confronto sul tema tra la Confartigianato Imprese Marce e il Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini, per arrivare al testo di una Proposta di Legge, oggi inviata ai capigruppo della maggioranza e che presto verrà presentata in Consiglio Regionale. «Questa proposta di legge è la raccolta di una istanza urgente- spiega il Presidente Dino Latini- Per non lasciar eradicare una categoria di artigiani e genialità del nostro territorio marchigiano. La proposta di legge non è destinata a riservare parte del mercato agli artigiani impiantisti (cosa vietata dalla legge), ma ad assicurare che a chiunque ci si rivolga abbia la qualificazione di personale abilitato. In tale maniera anche le multiutility dovranno confrontarsi con questi artigiani».

LA PROPOSTA DI LEGGE

In particolare la proposta di legge prevede di inserire nella legge regionale che già regola la gestione il controllo degli impianti termici (lr 20 aprile 2015) un articolo in cui si specifica che, le imprese operanti nel settore debbano avvalersi solo di personale abilitato (ai sensi della DM 22 gen '08 n37) e istituire un ufficio con personale dedicato nel comune in cui si svolgono le attività.

Infatti secondo gli imprenditori marchigiani, spesso le grandi aziende si avvarrebbero di personale non sempre qualificato. Se infatti esiste una decreto che indichi le qualifiche necessarie ad operare nell'impiantistica nessuna legge fino ad oggi implicava l'obbligo di servirsi esclusivamente di personale qualificato.

IL COMMENTO DI CONFARTIGIANATO

«Quella di oggi è una giornata importantissimi- osserva il Presidente di Confartigianato Imprese Giuseppe Mazzarella -La legge regionale che presentiamo oggi mette dei paletti tra gli artigiani e le aziende multiutility. Siamo i primi in Italia a presentare una legge del genere. Non è un caso, ma il frutto del nostro tessuto che conta 15 mila tra piccole e medie imprese lavorare nel “sistema casa”. Con il Presiente Dino Latini e poi con il contributo dell'Assessore Carloni speriamo di poter portare questa legge all'attenzione anche delle altre Regioni. Da i territori può infatti venire un importnat4 segnale al governo per un regolamento anche a livello nazionale».

Ad esprimere la propria soddisfazione anche il Segretario Generale Confartigianato Marche Giorgio Cippitelli: «Siamo soddisfatti di aver ritrovato una disponibilità al dialogo con la Regione e di averlo fatto con una legge regionale che incide sul principio di equilibrio degli attori della concorrenza e soprattutto sulla sicurezza delle nostre case. Un segnale di disponibilità importante delle istituzioni di attenzione al territorio».


   

di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un articolo pubblicato il 12-10-2021 alle 17:01 sul giornale del 13 ottobre 2021 - 188 letture

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