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Pedalare da Portogruaro a Roma per la violenza contro le donne. Orietta Casolin fa tappa ad Ancona

3' di lettura Ancona 19/11/2021 - Orietta Casolin è alla quinta tappa del suo viaggio in bicicletta verso Roma (dove incontrerà Papa Francesco) per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne. Accolta ad Ancona dall'assessore Guidotti e dai ciclisti marchigiani

Un viaggio nato dopo una gita, come sempre in bicicletta, durante la quale notò dei graffiti dedicati ad una donna morta di femminicidio hanno fatto nascere in Orietta Casolin il desiderio di fare qualcosa per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne. A darle la spinta definitiva un ennesimo femminicidio, proprio presso la sua Portogruaro. Ma come poter sensibilizzare e attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su questo importantissimo tema, spesso trattato solo nel momento del consumarsi della tragedia? La risposta Orietta Casolin l'ha trovata nella compagna di tante avventure, ovvero la sua bicicletta. Nasce così l'idea di “Una corsa per un'Amica”, in cui l'amica è una qualsiasi donna vittima di violenza e la corsa è quella di Orietta Casolin, che partita dalla sua Portogruaro in bicicletta il 14 novembre punta ad arrivare a Roma e al Vaticano il 23 di novembre. Un viaggio non in solitaria, ad accompagnarla assieme allo staff della Sagitta Bike e al marito, che seguono Orietta nel camper messo a disposizione dalla Confindustria Venezia Rovigo, tanti ciclisti che in ogni tappa accompagnano Orietta per un tratto di strada.

Anche nella sua tappa marchigiana, che ha visto la ciclista partire da Pesaro per arrivare a Porto Recanati, con tappa ad Ancona, tanti appassionati del pedale si sono uniti in questa bella manifestazione, per supportare l'impresa benefica. Ad accogliere il Gruppo di Una corso Per Un'Amica in comune l'assessore allo sport Andrea Guidotti, con uno scambio di ricordi e omaggi a ricordo dell'impresa di cui anche la città Dorica e i ciclisti marchigiani sono stati testimoni.

Orietta ha quindi ripreso la strada verso Roma passando per la bellissima riviera del Conero, in una giornata che al contrario dell'inizio dell'impresa, sembra un invito ad utilizzare la bicicletta: «Novembre non è il mese del ciclista- scherza Orietta Casolin – I primi giorni abbiamo avuto tanta pioggia e dovevo fermarmi ogni tot chilometri per asciugarmi e riscaldarmi. La mia paura è di ammalarmi e ora non me lo posso permettere. Mi sono preparata a lungo per questo viaggio. Bicicletta tutti i giorni pedalando dalle 5 alle 8 di mattina per simulare le temperature che avrei trovato a novembre. L'accoglienza che riceviamo in ogni città è fantastica e siamo accompagnati da tanti ciclisti. Per loro è difficile stare al mio passo, perchè io ho imparato ad andare lenta per riuscire a fare tanta strada. Ora il nostro obiettivo e Roma dove incontreremo il Papa e dovremmo incontrante anche un rappresentante delle istituzioni».

Nel riveder partire Orietta Casolin verso la volta del Conero assieme ai suoi entusiasti accompagnatori sembra chiaro che la sua pedalata lenta e costante la porterà distante anche grazie alla grinta che la nobile motivazione alla base dell'impresa le conferisce.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-11-2021 alle 14:50 sul giornale del 20 novembre 2021 - 150 letture

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