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Il Questore Capocasa “Con presidio del territorio sconfitte baby gang e movida molesta”, il bilancio del 2022 della Polizia

8' di lettura

È stato presentato in conferenza stampa il bilancio del 2022 dalla Polizia di Stato nella provincia di Ancona. Reati in lieve aumento, ma paga l’impegno contro il disagio giovanile e la movida molesta. Piazza del Papa e le spiagge da Senigallia a Numana al sicuro con sicurezza integrata

Come il resto di Italia anche la provincia di Ancona registra un leggero aumento dei delitti, confermandosi però un territorio sicuro. Sarebbe fuorviante infatti osservare solo le percentuali, modificate da solo pochi casi in più, come ha spiegato il Questore di Ancona Cesare Capocasa nella conferenza stampa tenutasi sabato mattina: “Dobbiamo sempre tenere presenti i numeri. I casi di rapina ad esempio hanno avuto in incremento del +23,5%, ma andando a leggere il dato vediamo che siamo passati da 17 casi a 21 denunce in tutta la provincia.

Questi i dati del bilancio dei reati in provincia nel 2022 a confronto con quanto registrato nel 2021:

REATI

DAL 01/01/2021 AL 30/11/2021DAL 01/01/2022 AL 30/11/2022VARIAZIONE PERCENTUALE

DELITTI IN GENERE

1969

2088

+6,4%

RAPINE IN GENERE

17

21

+23,5

RAPINE IN PUBBLICA VIA

9

10

+11,1%

RAPINE IN ABITAZIONE

3

1

-66,7%

FURTI IN GENERE

460

526

+14,3

FURTI IN ABITAZIONE

114

128

+12,3%

VIOLENZE SESSUALI

18

12

-33,3%

ATTI PERSECUTORI

15

19

+26,7%

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

24

21

-12,5%

TRUFFE E FRODI INFORMATICHE

357

330

-7,6%

DANNEGGIAMENTI

220

209

-5%

MINORI ARRESTATI

0

2

+200%

MINORI DENUNCIATI

56

77

+37,5%

LE BABYGANG

«In un contesto come quello di Ancona sarebbe sbagliato parlare di babygang, una parola che identifica fenomeno più strutturati che possiamo osservare in Lombardia e in sud Italia. Sono gang a tutti gli effetti, che commettono reati su organizzazione autonoma o collaborando con realtà criminali. Nell’anconetano abbiamo un fenomeno diverso, un’aggregazione frutto di disagio minorile espresso soprattutto dopo il lockdown».

La linea scelta dalla Questura, in collaborazione con la Prefettura è stato più che coercitivo, con l’utilizzo del Diritto penale o amministrativo, un approccio preventivo con andando ad intercettare il disagio a scuola nelle famiglie e nello sport.

Ad Ancona è stato essenziale il presidio del territorio. «C'erano comportamenti di illegalità e inciviltà sistematici. Mi sono fatto 6 o 7 sabati sul posto per capire come funzionava questo sistema. C'erano dei fenomeni e una percezione di insicurezza in Piazza Cavour, Corso Garibaldi e Piazza Roma- ha raccontato il Questore Capocasa- Dal punto di vista penale per tutti i casi denunciati, Polizia e Carabinieri avevano trovato gli autori, ma le condotte continuavano. La repressione non sempre risposta al problema».

Dal 6 novembre il cambio di rotta. Si schiera sul territorio il Reparto Prevenzione Crimine, con ausili anche dall'Umbria e da Napoli. In particolare il sabato la presenza fissa dei Reparti di prevenzione e cinofili in piazza Cavour. I Gazebo e il presidio in piazza Roma. Emessi in questo periodo 78 DASPO Willy, 94 soggetti avvisionati e 134 fogli di via. «Dal punto di vista preventivo le persone sono state ben individuate e queste persone hanno capito di esserlo state. Da Giungo non registriamo più il fenomeno che possiamo chiamare di “associazionismo disagiato”. Qualche episodio ci può ancora essere, ma non sistematico. Continuiamo comunque a mantenere il presidio di questi luoghi perché non torni un fenomeno che era lesivo per chi passeggiava come per le tante attività commerciali del centro».

LA MOVIDA

Altro tema centrale è stata la gestione della Movida e dei fenomeni di degrado ad essa legata. In particolare nella Piazza del Plebiscito (o piazza del Papa) di Ancona e nel periodo estivo sulle coste da Senigallia a Numana.

«In Piazza del Plebiscito avevamo riscontrato la concentrazione di molte persone, soprattutto giovani, che ha creato dei disagi come disturbo della quiete pubblica, in un contesto in cui vivono molte persone, rumori molesti, danneggiamenti, aggressioni, assunzione di sostanze stupefacenti». Anche in questo caso la soluzione è stata un lavoro di presidio del territorio, effettuato in collaborazione con Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale e Provinciale.

«Questa squadra è riuscita a portare maggior ordine in Piazza del Plebiscito. Nei mesi successivi, con l’ordinanza del sindaco Mancinelli e glia accordi con esercenti e associazioni di categoria si è arrivati all’assunzione di 5 addetti alla sicurezza. Non parliamo di buttafuori, ma dei controllori di piazza. Un passo avanti nella concezione della sicurezza non vista più come una spesa, ma un investimento dagli esercenti».

Una simile soluzione è stata raggiunta anche dagli stabilimenti balneari, che allo stesso modo si sono affidati ad un sistema di sicurezza integrata:

«Abbiamo assistito ad uno scarto impressionante. Da Numana a Senigallia la spiaggia è controllata tutta la settimana da guardie giurate. Credo che sia l'unico caso in Italia. Ciò ha provocato una spesa per gli esercenti, ma gli stessi sono contenti perché ora le denunce sono a zero. Niente più degrado né danni a ombrelloni, lettini o altro».

LA SFIDA DEI SOGGETTI DEBOLI

Chiare alla questura le battaglie in cui impegnarsi per migliorare la qualità della vita dei cittadini della Provincia. In tale contesto ha il primo posto la difesa dei soggetti deboli a partire da giovani e giovanissimi.

«Assistiamo a fenomeni di disagio tra i giovani che non possiamo più definire un’emergenza, ma una che sono ormai strutturali- spiega il Questore Capocasa- Bullismo. Cyberbullismo, abuso sostanze alcoliche e stupefacenti. Alcole e droga arrivano sempre prima e sempre in quantità maggiore».

In questo settore classificati anche i reati di violenza di genere e di truffe agli anziani. «La Violenza di genere è una realtà strutturata che esprime ogni anno dei numeri imbarazzanti, con fenomeni come maltrattamenti, stalking e femminicidi. Dobbiamo essere presenti e impregnati non solo con l’attività repressiva. È acclarato come questa, pur con tutti i successi, non è in grado di arginare questi fenomeni. Occorre un deciso cambiamento culturale».

IL LAVORO NELLE SCUOLE

La risposta al cambiamento culturale la si è andata a cercare nel Sistema scuola, andando a costruire una rete con insegnanti, studenti, genitori, Forze di polizia, Autorità Giudiziaria e media.

«Abbiamo dovuto anticipare i tempi- continua il Questore- Oggi l’età del disagio non inizia più a 15 o 16 anni, ma inizia già a 10 anni. Per questo andiamo in tutte le scuole medie di primo e secondo grado con iniziative come lezioni e confronti sulla legalità per studenti insegnanti e genitori». Una presenza anche fisica quella della Polizia nella provincia, con le Unità cinofile all'ingresso, ricreazione e uscita degli studenti. Significative anche le esperienze sul cyberbullismo con l’ex senatrice Ferrara al Teatro sperimentale e sulla violenza di genere con l’avvocata Lucia Annibali. Grazie al sostegno di Confartigianato Imprese Ancona Pesaro Urbino sono inoltre state distribuite 20 mila brochures agli studenti con il messaggio contro droga, alcol e bullismo. Sono state 10 mila le brochure contro le truffe agli anziani utili a prevenire e informare gli anziani.

UN LAVORO DI SQUADRA

«Se siamo riusciti ad ottenere questi risultati è solo grazie al grande lavoro di squadra. Una collaborazione tra tutte le forze dell’ordine che risulta in questa provincia particolarmente virtuosa- osserva in conclusione il signor Questore Cesare Capocasa- C'è una figura di riferimento Provinciale che è quella del Prefetto, il dottor Darco Pellos, che coordina le Forze di Polizia attraverso il Comitato di Sicurezza pubblica. Senza il coordinamento e la sinergia di questo termine non si potrebbero raggiungere gli obbiettivi che sono stati raggiunti e quelli che vogliamo raggiungere nel 2023».

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Questo è un articolo pubblicato il 14-01-2023 alle 14:59 sul giornale del 16 gennaio 2023 - 262 letture