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comunicato stampa
Teatro delle Muse: \'The Emperor Jones\'

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bozzetto costume the emperor jones
A gennaio il Teatro delle Muse di Ancona mette in scena come nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse, un’opera rara e curiosa del \'900, che nella linea oramai consolidata della Fondazione di proposta del repertorio meno conosciuto voluta dal direttore artistico Alessio Vlad, rappresenta un importante esempio di teatro musicale. Il 23 gennaio alle ore 20.30 e il 25 gennaio alle ore 16.00 vedremo in scena The Emperor Jones; opera in due atti da un dramma di Eugene O’Neill dove la musica di Louis Gruenberg, allievo di Busoni, mischiando espressionismo europeo e jazz americano, crea un’opera da uno dei più famosi drammi del teatro americano.

L’opera vide il suo battesimo al Metropolitan diretta da Tullio Serafin nel 1933, ed è stata cavallo di battaglia di alcuni dei più grandi baritoni americani. L’opera racconta la storia di Brutus Jones, un nero americano che, accusato di aver ucciso un uomo, evade dalla prigione e fugge in un’isola dei Caraibi dove si autoproclama imperatore.


Il protagonista (Brutus Jones, Emperor) sarà interpretato dal baritono panamense-americano Nmon Ford, affiancato dal tenore Mark Milhofer (Henry Smithers), dal soprano La Verne Williams (una vecchia nativa) e dal ballerino Jean N’Ddiaye (the congo witch-doctor). Regia, scene e luci sono affidate ad Henning Brockhaus e la direzione d’orchestra a Bruno Bartoletti che conduce l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”, lo studio dei costumi e delle immagini elettroniche in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata (laboratorio di progettazione e realizzazione del costume, prof. Giancarlo Colis e laboratorio di video teatro, prof. Giacomo Verde).


The Emperor Jones è un’opera che unisce e mette a confronto, tra le altre cose, espressionismo e realismo, jazz e romanticismo, così che il dramma di uno dei più importanti e celebrati scrittori di teatro americani diventa punto di partenza e di riferimento per la definizione di un genere tutto europeo che, in un paese ancora giovane e proiettato verso il futuro, voleva e doveva trovare una nuova dimensione. La fuga attraverso una foresta piena di simboli di Brutus Jones – il criminale nero che autoproclamatosi imperatore potrà essere ucciso solo da una pallottola d’argento – diventa emblema di eventi controversi e mette a nudo le contraddizioni della società americana: motivo questo della sostanziale difficoltà per la messa in scena successiva al grande successo delle prime rappresentazioni.


Ritorno ai classici per l’altra opera in Stagione, il 24 e 26 febbraio e il 1 marzo in scena Rigoletto, opera in tre atti di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s\'amuse. Tra le due opere, l’8 febbraio ci sarà il recital di canto del tenore Saimir Pirgu, che riceverà il Premio internazionale “Franco Corelli” per l’interpretazione del ruolo di Alfredo in La traviata andata in scena al Teatro delle Muse nel febbraio/marzo 2008. La Stagione si chiude il 21 e 22 marzo, con il secondo appuntamento di danza, Terra Rossini Cards dell’Aterballetto, con le coreografie di Mauro Bigonzetti e la musica dal vivo dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Bruno Moretti.


Informazioni Fondazione Teatro delle Muse biglietteria 071 52525 – www.teatrodellemuse.org





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