comunicato stampa
I massimi giocatori di scacchi in Rettorato fino al 9 gennaio

La competizione è organizzata dall’Accademia Scacchistica Ancona, in collaborazione con il Circolo Ricreativo Universitario Ancona e l’AD Scacchi Castelfidardo, ed è sostenuta, oltre che dalla Regione Marche, dell’Università Politecnica delle Marche e dal Segretariato Permanente Adriatico-Ionio.
“Questa manifestazione – ha sottolineato Spacca – è stata fortemente voluta dalla Regione e dal Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica e rientra nella più ampia strategia di consolidamento dei rapporti nell’area del Mediterraneo che le Marche sostengono con convinzione da tanti anni. Ma poiché i processi della politica internazionale non possano solamente attraverso le istituzioni, e anzi l’integrazione tra i popoli si costruisce soprattutto attraverso la cultura, la musica, lo sport e le attività della vita quotidiana, è sembrato importante sostenere un torneo internazionale di uno degli sport più diffusi nel mondo, e che addirittura ha una prevalente penetrazione nei paesi balcanici affacciati sull’Adriatico e lo Ionio. Così, come lo sono stati il Festival Internazionale Adriatico-Mediterraneo ad Ancona, il concerto di Giovanni Allevi a Sarajevo, lo scambio di esperienze con il sindacato albanese in visita qui alcuni mesi fa, anche questo torneo di scacchi è un’occasione per contribuire alla costruzione di un mare di pace”.
Al torneo sono iscritti 100 giocatori provenienti da 12 paesi, oltre ai giocatori italiani nella prima e nella seconda categoria. Il torneo è infatti aperto, nella categoria B, a chiunque voglia misurarsi sulla scacchiera a 64 caselle.
Protagonisti del torneo, restano comunque giocatori di livello internazionale, provenienti dai paesi dell’area Adriatico–Ionica: Croazia, Serbia, Montenegro, Bosnia, Albania, Macedonia, Grecia. Partecipano giocatori provenienti anche da Moldavia, India, Brasile. Tra loro vanno almeno citati i Grandi Maestri Internazionali Viorel Iordachescu (Moldavia), al top delle classifiche internazionali ELO (punteggio attribuito a ogni giocatore di livello internazionale dalla Federazione internazionale degli scacchi F.I.D.E. www.fide.com); Drasko Milan (Montenegro); Lazic Miroljub (Serbia); Skembris Spyridon (Grecia), e la giocatrice Bettina Trabert (Germania), della nazionale Olimpica femminile della Germania. Con loro, giocani tra gli altri italiani, i marchigiani Fabio Bruno, capitano della Nazionale Olimpica Italiana, già Campione Italiano assoluto e il Maestro FIDE Piero Bontempi di Ancona, della squadra di A1 dell’Accademia Scacchistica Ancona.
“Questo potrebbe essere il primo torneo di una lunga serie, proprio qui ad Ancona – ha commentato il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Marco Pacetti – che coinvolga tutti i Paesi compresi in Uni-Adrion, perché gli scacchi sono uno dei veicoli ideali di comunicazione e di scambio culturale, a superare gli stessi livelli istituzionali: infatti uniscono in quanto sottile e reale fattore culturale”. Uno sport, gli scacchi, che supera il concetto stesso di sport: coinvolge l’intelligenza, la logica, e non ha bisogno di “traduzioni”: il linguaggio degli scacchi è internazionale, consolidato da secoli di tradizione soprannazionale. Globale, già da molto prima della globalizzazione in atto.

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