Nuova legge regionale: gli Stabili rientrano di diritto ma il Canguro no

Lino Terra, Presidente dello Stabile per l\'Infanzia e i Giovani, sulle contraddizioni della normativa (\"Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo\", licenziata dalla prima commissione assembleare permanente) che stabilisce i requisiti per l\'inserimento tra i \"soggetti di primario interesse regionale\" e poi li ignora nella composizione dell\'elenco
Non è facile intervenire in un dibattito che rischia di assumere toni strumentali, che non sempre viene condotto con adeguate informazioni e che, qua e là, sembra manifestarsi con qualche eccesso polemico a discapito della giusta valutazione delle disposizioni e delle norme.
La nostra posizione è quella di chi, pur apprezzando il tentativo di rendere finalmente organica una complessa materia, da molto tempo in attesa di una ulteriore razionalizzazione, non può non manifestare viva preoccupazione per alcune forzature che rischierebbero di creare confusione nel riconoscimento di ruoli e competenze.
In particolare, per quanto riguarda la nostra posizione, ci appare sconcertante la contraddizione tra l\'articolo che individua le caratteristiche richieste per essere iscritti fra i \"Soggetti di primario interesse regionale\" e l\'esclusione della nostra struttura dall\'elenco in questione, così come si evince dalle norme transitorie laddove vengono nominati i soggetti ammessi in sede di prima applicazione della legge.
Il Teatro del Canguro è, infatti, come richiede il citato articolo, un Teatro Stabile riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come \"Teatro Stabile di Innovazione\", specializzato nel settore dell\'infanzia e giovani, (annualmente \"testato\" e controllato dalla Commissione Prosa) che, come tale, si occupa di produzione e formazione teatrale. Per tale riconoscimento il Ministero assegna obblighi e competenze tra cui un elevato numero di giornate lavorative complessive, l\'ospitalità di compagnie e spettacoli in ambito regionale, la gestione di spazi adeguati, ecc. Sono proprio queste le caratteristiche che richiedono una particolare attenzione da parte dell\'ente Regione che non può non ritenere soggetto di prioritario interesse in ambito locale quanto il Ministero riconosce a livello nazionale. Tale riconoscimento consentirebbe alla nostra struttura di mantenere gli impegni occupazionali e le tante attività annualmente intraprese nei comuni delle Marche.
Il Teatro del Canguro è un\'azienda che garantisce posti di lavoro a tempo indeterminato a oltre quindici specializzati addetti del settore (ma sono molti di più i collaboratori che saltuariamente o con una certa assiduità vengono da noi annualmente scritturati: nel 2008 i dipendenti sono stati 48 per un totale di 5.062 giornate lavorative). Nessun ente pubblico è mai dovuto intervenire a nessun titolo per coprire deficit di bilancio e rimediare a pregresse improduttive gestioni. E\' anche per questi motivi che ci attendiamo dalla nuova legge un ulteriore riconoscimento al nostro lavoro, da più di trenta anni rivolto con professionalità e grande impegno ai più giovani spettatori della nostra regione.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-02-2009 alle 15:11 sul giornale del 13 febbraio 2009 - 1426 letture