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Porti, Ancona: dal Ministero in arrivo oltre due milioni. Delrio: "Progetti fattibili, pronti per essere finanziati". Tra questi dragaggi e non solo

7' di lettura

Graziano Delrio

Risorse del Fondo progettazione insediamenti prioritari previsto dal nuovo codice degli appalti Il presidente Giampieri, riconosciuto ruolo strategico a proposte Autorità di sistema. Due decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, assegnano per i prossimi tre anni più di 200 milioni a città metropolitane, province, comuni, autorità di sistema portuale.

Ancona, 9 marzo 2018 – Progettazione di qualità e proposte strategiche per lo sviluppo della portualità nazionale. Questi gli elementi su cui il ministero delle Infrastrutture ha deciso l’assegnazione all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale del finanziamento di 2,025 milioni di euro del Fondo progettazione insediamenti prioritari. Le risorse, per complessivi 29,88 milioni destinati a tutte le 15 Adsp italiane per il triennio 2018-2020, sono quelle previste dal nuovo codice degli appalti e destinate alle opere dei porti. Sono state assegnate alle proposte ritenute coerenti con gli obiettivi e le azioni del Piano strategico nazionale della portualità e della logistica e che possono creare ricchezza e ricadute economiche e occupazionali sul territorio. Il finanziamento dovrà essere utilizzato per la realizzazione degli studi di fattibilità dei progetti considerati strategici per l’Autorità di sistema portuale.

Fra le proposte presentate, tutte accettate quella dell’Adsp del mare Adriatico centrale, il ministero prevede che si possano modificare le priorità nell’utilizzo delle risorse. Fra i progetti strategici presentati dall’Autorità di sistema, c’è quello per una serie di dragaggi nel porto di Ancona, per il banchinamento del Molo Clementino, per la realizzazione sopra la vasca di colmata di un piazzale funzionale ai traffici commerciali di una superficie di circa 90 mila metri quadrati, per il banchinamento della nuova darsena e per il completamento delle opere di protezione a mare di fronte alla futura banchina 27.

“Esprimo grande soddisfazione perché all’Autorità di sistema vengono riconosciute queste opere come strategiche – commenta il presidente Rodolfo Giampieri - e soprattutto per la grande attenzione che viene posta sulle potenzialità di sviluppo del porto di Ancona che entra sempre più, a pieno diritto, nella strategia della portualità italiana”. Un grazie, aggiunge Giampieri, “va alla professionalità dei nostri uffici che hanno saputo tradurre in proposte concrete le idee di sviluppo per il porto riuscendo così a contribuire all’assegnazione di queste importanti opportunità di finanziamento”

Due decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, assegnano infatti per i prossimi tre anni più di 200 milioni a città metropolitane, province, comuni, autorità di sistema portuale. Con il “Fondo progettazione Enti locali”, previsto dalla legge di bilancio, lo Stato cofinanzia con 90 milioni nel prossimo triennio gli enti locali nella progettazione di fattibilità tecnica ed economica relativa a opere pubbliche, tra cui adeguamenti antisismici ed edilizia scolastica. Con il “Fondo progettazione Insediamenti Prioritari”, previsto dal Nuovo Codice dei Contratti, sono previsti 110 milioni, sempre nel triennio, destinati a diversi tipi di interventi proritari, dai Piani urbani della mobilità sostenibile alle opere nei porti.

“Queste risorse – afferma il Ministro Delrio - consentiranno agli enti locali di realizzare buone progettazioni. Dalla messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici, tra cui le scuole, alla revisione di progetti invecchiati, alla pianificazione strategica nelle città metropolitane, ai piani urbani della mobilità sostenibile, a progetti per la portualità. In questo modo si costituirà un buon parco progetti: progetti fattibili, pronti per essere finanziati, sopperendo alla carenza di progettazione efficace che impedisce o rallenta la realizzazione degli investimenti pubblici. Un’attività che potrà essere utile anche per consentire agli enti locali di partecipare a bandi e finanziamenti”.

FONDO PROGETTAZIONE ENTI LOCALI: 90 MILIONI Il decreto ministeriale per il “Fondo progettazione enti locali” riguarda criteri e modalità di accesso, selezione e cofinanziamento per il triennio 2018-2020, previsti dalla legge di Bilancio 2018 e ha avuto ieri il parere favorevole della Conferenza Stato-Città. Il “Fondo progettazione enti locali” ha l’obiettivo di cofinanziare con risorse statali la redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e la redazione dei progetti definitivi relativi alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche. Sono ammessi anche progetti di demolizione e ricostruzione, pur mantenendo la stessa destinazione d’uso, così come i progetti finalizzati all’adeguamento degli edifici alla normativa sismica, o anche la messa in sicurezza edile ed impiantistica. Le risorse stanziate sono 30 milioni di euro all’anno anno per il triennio 2018 – 2020 (90 milioni di euro) e sono suddivise, con una ripartizione massima di cofinanziamento statale pari all’80% per città metropolitane e province, in questo modo: - 4.975.000 euro alle 14 città metropolitane. Con una quota fissa di 100.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale alla popolazione; - 12.437.500 euro. alle 86 province Con una quota fissa di 70.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile proporzionale alla popolazione; - 12.437.500 di euro ai comuni, con bando. I criteri di assegnazione prevedono una ripartizione su bando pubblico in base ad una graduatoria triennale 2018/2020, con priorità ai progetti di adeguamento alla normativa sismica degli edifici e delle strutture scolastiche, e un ammontare massimo di cofinanziamento statale a 60.000 euro.

FONDO PROGETTAZIONE INSEDIAMENTI PRIORITARI: 110 MILIONI Il “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate” è stato istituito dal Nuovo Codice dei Contratti e finanziato dal Fondo Investimenti 2016 con 500 milioni. Il decreto del Ministro Delrio, firmato in queste ore, assegna 110 milioni di euro per il triennio dal 2018 al 2020, ripartiti in 25 milioni per il 2018; 35 milioni per il 2019 e 50 milioni per il 2020. Le risorse sono state assegnate in questo modo: - 30 milioni di euro alle 15 Autorità di sistema portuale. Il Decreto di riparto è stato predisposto attraverso la ricognizione dei fabbisogni delle singole Autorità di Sistema Portuale, valutato dalla Direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali del Ministero e da Ram, condiviso alla Conferenza nazionale dei presidenti. - 25 milioni di euro alle 14 Città Metropolitane; con una quota fissa di 800.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale sia alla popolazione (65%) che alla superficie territoriale (35%); - 30 milioni ai 14 Comuni capoluogo di Città Metropolitane con una quota fissa di 1.200.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale sia alla popolazione (65%) che alla superficie territoriale (35%); - 25 milioni ai 36 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma, (non ricadenti in Città Metropolitana) o con popolazione superiore ai 100.000 abitanti. Con una quota fissa di 200.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale sia alla popolazione (65%) che alla superficie territoriale (35%). Le risorse destinate alle Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Città Metropolitana e agli altri Comuni andranno utilizzate prioritariamente per la predisposizione dei Piani Strategici Metropolitani (Psm) e dei Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums). Per chi ha già redatto i Psm o i Pums o già affidato l’incarico per la loro realizzazione, le risorse andranno utilizzate per la predisposizione di Progetti di Fattibilità o di Project Review riferiti ad opere contenute in tali strumenti di pianificazione o comunque di prioritario interesse nazionale, cioè coerenti con le strategie della nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con i fabbisogni infrastrutturali.



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Graziano Delrio

Questo è un articolo pubblicato il 09-03-2018 alle 17:44 sul giornale del 10 marzo 2018 - 1634 letture