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Seconda sospensione per un bar di Piazza Ugo Bassi. 30 giorni di chiusura per ordine del Questore

2' di lettura
2002

Sospesa la licenza per 30 giorni ad un bar di Piazza Ugo Bassi ritenuto punto di ritrovo di pregiudicati, ubriachi, tossicodipendenti e borderline, la cui presenza rappresentava un indice di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica

Nella calda mattina di lunedì arriva la seconda chiusura per un esercizio commerciale di Piazza Ugo Bassi. La prima sospensione era arrivata a fine giugno, quando al bar era stata sospesa la licenza per 10 giorni (Qui la prima chiusura), con l’avviso di successive conseguenze in caso di recidiva. Non sono riusciti però a cambiare clientela i gestori del bar, né hanno attivamente segnalato la presenza soggetti più che sospetti nel proprio locale alle Forze dell’Ordine. Arriva così una nuova sospensione, stavolta di 30 giorni, che sarà l’ultima prima del ritiro della licenza in caso di ennesima recidiva, ai sensi dell'articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Non sono mancati attimi di tensione al momento della notifica della sospensione, quando la titolare è stata vittima di una crisi nervosa nel vedersi contestare la sospensione per 30 giorni dagli Agenti di Polizia. Alla fine la donna, sorretta dai parenti è stata soccorsa da un mezzo della Croce Gialla. A pesare sulla condizione dell’esercizio anche l’arresto effettuato l’8 Agosto di uno spacciatore all’interno del locale di cui era un assiduo frequentatore, sempre ad opera degli Agenti di Polizia (Qui arresto dello spacciatore). Oltre a questo numerosi i casi di segnalazioni giunte alle Forze dell’Ordine per disordini e scontri dentro e fuori il locale che si affaccia proprio sulla Piazza centrale di Pian San Lazzaro.

Contesta la sospensione la figlia della titolare, residente in puglia ma presente per caso al momento dell’apposizione dei sigilli. Secondo la signora Ahui sarebbe sbagliato prendere contromisure con i commercianti del luogo, quando “i delinquenti sono in strada”. Procede però sul doppio binario l’opera del Questore Claudio Cracovia, che assieme al pattugliamento delle strade ha dato un giro di vite ai locali del quartiere che finiscono con il divenire punto di ritrovo di pregiudicati, ubriachi, tossicodipendenti e borderline, la cui presenza rappresentava un indice di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica.