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Alfonso Quaranta: 'nella Costituzione c’è una clausola di eternità'

3' di lettura Ancona 28/11/2011 -

Il presidente della corte costituzionale Alfonso Quaranta ha tenuto stamane alla facoltà di Economia G. Fuà di Ancona una Lectio Magistralis sul tema ‘La tutela dei diritti fondamentali nella costituzione’.



Quaranta, ricordando che l’art. 2 della nostra Costituzione cita espressamente che la Repubblica “non solo garantisce ma prima ancora riconosce i diritti inviolabili dell’uomo” e sottolineando che tale “inviolabilità è delineata dalla Costituzione” e non è in assoluto, ha proseguito illustrando la materia con numerosi esempi, non tralasciando collegamenti con la tutela sovranazionale. In effetti, “i diritti fondamentali ruotano intorno alla persona umana al di là della nazionalità, della cittadinanza, per cui qualunque persona è titolare di diritti e la loro tutela non si esaurisce nel tessuto costituzionale italiano.”

Oggi occorre fare riferimento alle tutele nazionali e sovranazionali che si aggiungono e si integrano con la tutela costituzionale. Tuttavia, ciò può creare dei problemi, soprattutto quando ci si trova di fronte a una pluralità di fonti disciplinatrici dei diritti fondamentali, soprattutto se nuovi e aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla nostra Costituzione, quali, per esempio, il diritto di nascere sano o il diritto di non nascere.

“E’ un capitolo nuovo, un’area molto estesa per l’effetto di fonti normative diverse per le quali un impegno di tutela”, ha detto il presidente della Corte Costituzionale, anche se tali diritti, a volte, sono delle mere facoltà. Il diritto alla salute è invece l’unicoqualificato come fondamentale dell’individuo dalla nostra Costituzione, nel suo interesse e in quello della collettività. Con un distinguo: “sì nei rapporti personali, no nei rapporti con le autorità, per le quali è un diritto condizionato in quanto deve fare i conti con le ristrettezze economiche.” In sostanza, ha fatto intendere Quaranta, i deficit delle Regioni e gli sprechi lo minano profondamente. In tale ambito c’è “uno zoccolo duro intangibile ma limitato: tra cui gli interventi di pronto soccorso.”

Un altro problema sollevato durante la LectioMagistralis è relativo alla presenza di due Corti europee (Strasburgo e Lussemburgo), “che si possono intralciare. Servono?”, si è chiesto Alfonso Quaranta. Dai diritti ai doveri fondamentali nei confronti degli altri, per esempio delle generazioni future. Purtroppo, poiché queste non sono ancora soggetti, giustiziabili (non possono cioè andare davanti a un giudice) non hanno diritti. Invece, ha fatto capire Quaranta, “nei loro confronti noi abbiamo il dovere di non lasciare loro una società guasta. Per cui, dopo la dichiarazione dei doveri di Simone Weil “cominciamo a scrivere la Carta dei doveri.”

Alla domanda se le modifiche alla nostra Costituzione siano necessarie, Quaranta ha risposto che la seconda parte è stata manipolata molte volte e forse è necessario cambiarla ancora, “ma sulla sono molto perplesso: i primi 12 articoli non li toccherei” e poi c’è la cosiddetta clausola di eternità: “l’articolo 139 che recita La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.”








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-11-2011 alle 17:31 sul giornale del 29 novembre 2011 - 1711 letture

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